Sisev, è ancora protesta - Live Sicilia

Sisev, è ancora protesta

Sit-in davanti alla sede dell’assessorato Bilancio e finanze di via Notarbartolo per i dipendenti di Sicilia e-Servizi Venture (Sisev), la “parte privata”, per intenderci, di Sicilia e-Servizi società mista (51% in mano alla Regione, 49% alle società Engineering e Accenture). Si tratta dei 120 dipendenti assunti negli ultimi sei anni in seguito a una convenzione che prevedeva l’assorbimento di tutto il personale di Sisev entro il gennaio 2013, in una società interamente pubblica. E invece, proprio a partire dal 2008, quello che dai manifestanti viene chiamato il “popolamento” non è mai avvenuto, anzi si è trasformato in una riduzione del personale.

Questo perchè, dopo i 36 mesi di contratto interinale, che prevedeva la successiva assunzione a tempo indeterminato, i 120 dipendenti assunti a partire da dicembre 2005, hanno visto trasformarsi il loro contratto, ma non in quello che si aspettavano. La società in questione, a partire dal 2009 ha infatti “rinnovato” le assunzioni seguendo alcuni parametri che le hanno consentito notevoli agevolazioni fiscali. Tutti i dipendenti che a quella data non avevano compiuto il trentesimo anno di età sono stati assunti con contratto di apprendistato, tutti gli over 30 sono stati stabilizzati a tempo indeterminato, mentre tutte le donne, in blocco, sono state assunte con contratto ad inserimento.

La stranezza? Gli assunti come “apprendisti” – spiegano – erano dei professionisti che, secondo clausole contrattuali, avrebbero dovuto sostenere 120 ore di formazione sul lavoro. Formazione che per 34 mesi non sarebbe mai stata svolta, ma solo certificata. “Il 5 febbraio la Sicilia e-Servizi ha licenziato 14 dipendenti con contratto di apprendistato – dice Salvatore Sciortino, uno dei 14 ingegneri informatici ormai disoccupati – e adesso sta sostituendo i lavoratori assunti, con il proprio personale”. Da 120 dipendenti, adesso la Sicilia e-Servizi Venture si ritrova con 54 ingegneri con contratto a tempo “indeterminato” fino al 2013. Nell’arco del 2011, a partire da marzo fino al 31 dicembre sono stati licenziati altri 55 dipendenti assunti nel 2009.

“Abbiamo già fatto vertenza per uso improprio della forma di contratto interinale – spiega Vincenzo Ciaccio, anche lui licenziato nel dicembre 2011 – siamo certi che vinceremo la causa, anche se con i tempi della giustizia italiana, questo non avverrà prima del 2013. Inoltre, al momento i nostri posti sono occupati da personale che gestisce illegalmente e senza la competenza necessaria i dati sensibili della Regione”. Anche per le 12 dipendenti donne la storia è stata la stessa: sei di loro sono state confermate fino al 2013, altre sei invece sono state licenziate anche se una di queste ultime, intentando una causa contro la società, è stata reintegrata in servizio. “Sicilia e-Servizi Venture è stata inserita tra le società partecipate di rilevanza strategica per la regione – spiega Pietro La Torre, Segretario generale Uiltucs Sicilia – tutti i suoi dipendenti, per legge, dovevano essere ricollocati e siamo pronti ad una battaglia legale per far riconoscere a questi lavoratori il contratto a tempo indeterminato sin dalla creazione della società partecipata”.


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