PALERMO – Luglio 2024, Vito Raso discute con il dipendente di una struttura sanitaria “vessato” da una dirigente. Doveva pazientare perché presto Totò Cuffaro avrebbe “messo le mani da tutte le parti, mettendo tutti al loro posto”.
Si avvicinava la stagione in cui “noi torneremo ad avere il pieno controllo”. Così diceva Raso da sempre al fianco di Cuffaro e per ultimo nominato alla segreteria particolare dell’assessora regionale alla Famiglia Nuccia Albano.
I primi interrogatori
Ieri è stato il giorno degli interrogatori incentrati sull’appalto assegnato alla Dussmann e bandito dall’Asp di Siracusa. Oggi c’è una pausa. Si riprende domani con gli interrogatori preventivi di Saverio Romano, del direttore generale dell’Azienda sanitaria siracusana Alessandro Caltagirone, dell’ex manager di Villa Sofia, Roberto Colletti e del direttore del Trauma Center, Antonio Iacono (la vicenda è quella del concorso “pilotato” per operatore socio sanitario), e di Giovanni Tomasino, direttore generale del Consorzio di Bonifica.
Nomine e appalti
Si comincerà, dunque, a trattare temi quali il controllo delle nomine nella sanità e le commesse pubbliche. Temi che solo in parte sono confluiti nella contestazione provvisoria, ma ampiamente citati negli atti a disposizione delle parti. C’è un “sistema” su cui fare luce ed è il cuore degli interrogatori di venerdì 13 novembre.
Il giudice per le indagini preliminari Carmen Salustro ascolterà Antonio Abbonato, altro fedelissimo di Cuffaro, il deputato regionale della Dc Carmelo Pace, e l‘ex presidente della Regione “regista del sistema”.
Cuffaro e la lista dei nomi
C’è un dialogo, fra i tanti intercettati dai carabinieri del Ros, che dimostra quando sia in fieri il lavoro della Procura. Cuffaro consegnava a Tomasino una lista con dei nomi, accompagnandola con una chiara disposizione: “… questa è una di quelle cose… che devi fare”, ed anticipandogli che gliene avrebbe data un’altra.
“Ne possiamo fare due tre quattro…e poi mi darai tu le priorità è giusto…”, rispondeva Tomasino. Che aggiungeva: “… quello ne ha portato due, Carmelo ah?”.
“Tale elenco può plausibilmente ritenersi riferibile ad operatori economici da favorire nello svolgimento o nella indizione di future gare d’appalto, in quanto gente disponibile- annotano i carabinieri del Ros -. Alla luce del contesto fino ad oggi ricostruito e di altre conversazioni registrate nel corso delle quali era emerso con evidenza che il condizionamento delle procedure amministrative prevedesse come contropartita un incremento del bacino elettorale o un finanziamento, l’asserita ‘disponibilità’ delle persone segnalate da Cuffaro era presumibilmente da attribuire a soggetti capaci di muoversi in tale direzione”.
Si parla di imprenditori, manager e dirigenti pubblici che ricoprono ruoli apicali. Senza di loro non sarebbe esistito il sistema Cuffaro. Su questo e su altro si concentreranno gli interrogatori.

