Sonia Alfano: "Così ricorderemo | la vita di Beppe, mio padre" - Live Sicilia

Sonia Alfano: “Così ricorderemo | la vita di Beppe, mio padre”

Sonia Alfano

L'europarlmentare, presidente della commissione speciale antimafia del Parlamento europeo racconta a LiveSicilia suo padre, il suo lavoro giornalistico e quanto è stato organizzato per ricordarlo al meglio a venti anni dal suo sacrificio.

Qui il programma completo degli eventi.

il ventennale della morte
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PALERMO – Sono passati venti anni dalla morte di Beppe Alfano, il giornalista di provincia che fece tremare i polsi alla mafia con le sue indagini e che per questo è stato messo a tacere quell’otto di gennaio del 1993 su cui ancora non è stata completamente fatta luce, nella sua Barcellona Pozzo di Gotto, tornata di recente a riempire le prime pagine dei quotidiani per una nuova escalation di omicidi. Nel commemorare il ventennale della morte del suo figlio che cantava fuori dal coro, Barcellona si trasforma in capitale della legalità con una serie di eventi all’insegna della lotta alla criminalità organizzata. La figlia di Beppe, Sonia Alfano, europarlmentare e presidente della commissione speciale antimafia del Parlamento europeo racconta a LiveSicilia suo padre, il suo lavoro giornalistico e quanto è stato organizzato per ricordarlo al meglio a venti anni dal suo sacrificio.

Un programma molto ricco quello della commemorazione del ventennale della morte di suo padre, come nasce questa due giorni?

Abbiamo deciso, d’accordo con il cartello molto vasto di organizzazioni e fondazioni antimafia che ci hanno aiutato nell’organizzazione e che parteciperanno, che non volevamo che questa fosse soltanto una commemorazione, ma che avesse un significato più profondo. Volevamo fare qualcosa di utile, che rimanesse. Domani ci sarà un vertice internazionale di forze di polizia, un evento unico in Italia, che rappresenta anche un riscatto per una realtà come Barcellona Pozzo di Gotto, che così sarà ricordata anche come presidio di legalità e non solo per fatti di cronaca nera. A questo summit internazionale parteciperanno rappresentanti della Dea, dell’Fbi, dell’Interpol, ci sarà il direttore aggiunto di Europol, la Dia, i Ris e farà per noi un intervento anche il capo della polizia tedesca, che ha deciso di rimanere per tre giorni a Barcellona. I tanti esperti avranno modo di confrontare tecniche investigative e metodi di lavoro. Durante la stessa giornata ci sarà anche una conferenza in cui interverranno magistrati del calibro di Gratteri, Scarpinato, Salvi e Viola e successivamente si parlerà di giornalismo, con la partecipazione, fra gli altri, del figlio di Anna Politovskaya, la giornalista uccisa in Russia a causa delle sue indagini. La commemorazione vera e propria sarà tuttavia il giorno successivo, con migliaia di studenti e molti familiari di vittime di mafia al Palazzetto dello sport, mentre la messa sarà celebrata alle 15 da don Luigi Ciotti e subito dopo sarà intitolata a mio padre la piazza in cui abitavamo.

Una sola messa

Sì, quest’anno per la prima volta non ci saranno due funzioni separate, una organizzata dal comune e una dalla famiglia. Siamo molto più sereni davanti a quella che può finalmente essere una commemorazione. Il tempo d’altra parte può lenire il dolore, ma non fa dimenticare.

Che ricordo ha del Beppe Alfano giornalista?

Per tanti anni abbiamo sopportato gli insulti di quanti dicevano che mio padre non fosse un giornalista perché non avevano mai letto niente di suo. È vero, non era iscritto all’albo, non lo è mai stato, ma io ricordo mio padre come un cane sciolto, un segugio. Era lui che trovava la notizia e spesso la ribaltava sul tavolo degli investigatori. Mio padre aveva scoperto il nascondiglio di Nitto Santapaola prima che vi arrivassero le forze dell’ordine, così come ha denunciato un traffico di armi con il Sudamerica. Lo ricordo come un uomo solo contro tutto e tutti, che è arrivato a denunciare persino i componenti del suo stesso partito, l’Msi, nel 1985, per la loro inerzia di fronte alla candidatura di Giuseppe Gullotti.

Si sente pronta per questo evento?

Certo, anche se l’organizzazione sta richiedendo parecchie energie. Dovremo gestire 300 tra accreditati e relatori, più i molti avventori. Addirittura molti uomini delle forze dell’ordine, ho saputo, stanno prendendo giorni di ferie per poter seguire con noi l’evento.

Si parlerà anche di trattativa

Sì, ci sarà un dibattito a riguardo, in quanto il nome di mio padre è venuto fuori all’interno delle indagini sulla trattativa. È nostro grande desiderio sapere perché Beppe Alfano si trovasse sull’agenda del generale Mori. Faremo di tutto per scoprirlo. Interverranno il presidente della Regione, Crocetta, Lumia, Travaglio e De Magistris.


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