Sottrarre un cellulare |per leggere sms è rapina - Live Sicilia

Sottrarre un cellulare |per leggere sms è rapina

La decisione della Suprema Corte

Cassazione
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ROMA – Chi si impossessa del telefono cellulare altrui, sottraendolo al legittimo proprietario, al solo fine di “prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da altro soggetto”, commette il delitto di rapina. Lo ha stabilito la Cassazione, secondo la quale chi si impossessa di un cellulare altrui così “violando il diritto alla riservatezza” e incidendo “sul bene primario dell’autodeterminazione della persona nella sfera delle relazioni umane” commette un reato. Il caso giudicato dalla Corte riguarda la condanna a due anni e due mesi di reclusione un giovane che aveva rubato il cellulare della ex strattonandola e entrando in casa sua.

Secondo i giudici “la pretesa” del giovane di “‘perquisire’ il telefono della ex fidanzata alla ricerca di messaggi, dal suo punto di vista compromettenti, assume i caratteri dell’ingiustizia manifesta, proprio perché, violando il diritto alla riservatezza, tende a comprimere la libertà di autodeterminazione della donna”. Inoltre la Cassazione – con il verdetto 11467 della Seconda sezione penale, depositato oggi – ricorda che “l’instaurazione di una relazione sentimentale fra due persone appartiene alla sfera della libertà e rientra nel diritto inviolabile all’autodeterminazione fondato sull’articolo 2 della Costituzione, dal momento che non può darsi una piena ed effettiva garanzia dei diritti inviolabili dell’uomo (e della donna) senza che sia rispettata la sua libertà di autodeterminazione”.

 


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