Sono tre le persone che stamattina sono state arrestate dalla sezione Antidroga della polizia, su ordine del gip di Trapani, Massimo Corleo.
Per Salvatore Pietro Cusenza, di 46 anni, e per la moglie, Rosa Cordaro, di 48 anni, si sono aperte le porte del carcere, mentre Vincenzo Papa, di 26 anni e tossicodipendente, rimarrà agli arresti domiciliari in una comunità terapeutica.
I tre sono indagati per spaccio di sostanze stupefacenti, soprattutto hashish, ma l’operazione rappresenta la seconda tranche di una indagine, denominata “Oliver” che, lo scorso 22 settembre, aveva già portato ad altri 10 provvedimenti cautelari, grazie anche alle dichiarazioni di un giovane extracomunitario che avevano dato il via ad una serie di fitte indagini. Dopo gli arresti di settembre, gli investigatori avevano avuto notizia che l’attività di spaccio continuava regolarmente, grazie all’impegno dei congiunti di alcuni degli arrestati. Tale attività si sarebbe svolta all’interno del quartiere di Villa Rosina, a Trapani. Messe di nuovo in moto le indagini e grazie a specifici appostamenti, gli investigatori avrebbero avuto modo di verificare come nel quartiere, e in particolar modo in alcune abitazioni, vi fosse un vivace viavai di giovani. Ed è proprio su quei giovani, potenziali “clienti” che si sono accesi i riflettori. Alcuni di loro sono stati fermati e trovati con modiche quantità di hashish per uso personale. Ma è grazie alle loro dichiarazioni che gli inquirenti sarebbero ai tre arresti di oggi. I fermati, infatti, avrebbero fatto i nomi di Cusenza, Cordaro e Papa, dichiarando di avere acquistato lo stupefacente proprio dal Cusenza, peraltro vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per essere stato già arrestato nel dicembre del 2002 per lo stesso reato, nell’ambito dell’operazione “Trudy”.
di Caterina Mangiaracina