“Credo che gli oltre 90% di italiani che hanno completato il ciclo primario di vaccinazione è figlio di tante cose: di strategia organizzativa ma anche di capillarità. Solo un grande Paese somministra 137 milioni di dosi in pochi mesi, e ciò grazie alla capillarità del Ssn, alle farmacie e ai medici. Ma credo che ci sia stata anche un’attenzione alla comunicazione che è riuscita a consegnare all’opinione pubblica un messaggio corretto che ha favorito risultati così positivi”. Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza, al convegno ‘Dalla pandemia al Pnrr: come comunicare la salute ai cittadini’ promosso dal Comitato comunicazione e informazione della Camera.
“La lezione del Covid – ha rilevato Speranza – è stata durissima ma ora con il Pnrr ed i nuovi fondi siamo in gradi di aprire una nuova stagione del Ssn-. Il Fondo sanitario è a 124 mld cui si aggiungono 20 mld del Pnrr. Inoltre per la prima volta c’è un Piano europeo Pon per la Salute. La pandemia è ancora in corso siamo fuori dallo stato di emergenza ma i numeri ci segnalano ancora una circolazione significativa del virus. Abbiamo ancora una situazione da monitorare e faccio appello alle persone più fragili di avere il secondo booster ed è importante ancora informare le persone. La mortalità che ancora abbiamo è connessa a persone di età molto avanzata quindi far fare il secondo booster agli over80 può significare salvare loro la vita”.
“Oggi – ha detto Speranza – abbiamo strumenti diversi e nuovi, come farmaci antivirali e vaccini, ma la comunicazione continua ad avere un ruolo fondamentale”. La guerra, ha rilevato, “ha sostituito la pandemia totalmente, quasi da un giorno all’altro. Lo dico col massimo del rispetto , ma in realtà nella vita della nostra società la guerra e le sue conseguenze si sono aggiunte ma non hanno sostituito la pandemia”