CATANIA – Spiagge libere chiuse. Nonostante sia il 4 luglio e nonostante la ditta che si era aggiudicata la gara in via provvisoria, avesse già iniziato a lavorare garantire, all’aggiudicazione definitiva, pulizia e messa in sicurezza. Lo ha fatto dal 13 maggio fino a sabato scorso quando, i vigili urbani di Catania hanno diffidato la società proseguire. “Da un giorno all’altro – spiega il titolare, Giuseppe Fargetta – ci hanno comunicato che occorrevano accertamenti sulla società e sulla partecipazione alla gara”. Una sospensione che ha comportato, racconta ancora il titolare, la chiusura dei bagni e delle docce nelle tre strutture comunali della Plaja e potrebbe comportare ulteriori ritardi per quanto riguarda i solarium per cui la stessa società si è aggiudicata la gestione del bar.
“Un provvedimento che arriva quando già da mesi lavoriamo per la sistemazione delle spiagge, in particolare della numero 3 – prosegue Fargetta – e che ci costringe anche a non poter montare i chioschi e i bagni nelle strutture della scogliera che dovrebbero essere consegnate la prossima settimana. Non si capisce la motivazione – continua – e per questo ci siamo rivolti al nostro legale e siamo pronti, in caso, anche a chiedere i danni”.
Una vicenda che, al momento, è al vaglio dei tecnici comunali che, secondo quanto riferito dall’assessore al Mare, Rosario D’Agata, è in corso di definizione. “L’aggiudicazione provvisoria non è stata confermata – afferma il rappresentante della giunta comunale – e, secondo quello che affermano i dirigenti, le spiagge non sono state consegnate. Siamo in attesa che vengano valutate le posizioni dell’azienda – prosegue – per verificare la compatibilità della stessa con il progetto del Comune. Lo stesso vale per i solarium”.
D’Agata assicura che il tutto sarà definito entro questa settimana – la prima di luglio, a stagione balneare avviata da oltre un mese – una volta che si avrà la definizione dell’istruttoria. E che le stesse verifiche sono in corso anche per l’altra ditta che si è presentata alla gara. Una necessità che sembra nata in corso d’opera, stando alle parole dell’assessore. “Ci siamo accorti che la ditta che si era aggiudicato l’appalto in via provvisoria – afferma – era la stessa di tempo fa, anche se è cambiato il nome del titolare. Ci sono stati elementi – prosegue – che ci hanno spinti a non procedere con l’assegnazione definitiva”. (LEGGI LA REVOCA)
Ma il titolare della ditta “sospesa” è ricorso alle vie legali. “Anche in passato i lavori per le spiagge sono partiti quando l’appalto era aggiudicato in via provvisoria – spiega l’avvocato Marco Corsaro. Oltre tutto, il mio assistito ha sollecitato più volte l’assegnazione definitiva comunicando all’amministrazione, alla fine del mese di maggio, l’avvio di alcuni lavori di pulizia e messa in sicurezza. Oggi invece – continua – si contesta la stessa partecipazione alla gara. Per questo – prosegue – stamattina abbiamo depositato le nostre memorie difensive e siamo pronti a fare valere tutte le nostre ragioni”.