CATANIA – Si è ufficialmente concluso ieri con la nomina del nuovo Cda il commissariamento del teatro Stabile di Catania. “Esco con grande soddisfazione da questa esperienza” – dichiara Giorgio Pace a LiveSiciliaCatania, l’ormai ex commissario chiamato, poco più di anno fa, per guidare l’ente sommerso dai debiti e in ginocchio. Pace é artefice di un complesso processo di risanamento. “In un anno circa di attività ho rimesso in carreggiata una macchina che era ormai ferma con una stagione in vendita che ci ha dato grandi soddisfazioni: in una settimana abbiamo già registrato oltre 1000 abbonati”. Nessun trionfalismo ma solo consapevolezza di un operato svolto peraltro a titolo gratuito, cosa che “tengo a ribadire sempre perché non voglio che qualcuno pensi che, in una tale situazione, io mi sia approfittato di un solo euro del teatro”.
Ma i problemi non sono risolti del tutto, bloccati i pignoramenti e avviate le procedure atte alla ristrutturazione del debito è quanto mai essenziale proseguire questa delicata impresa senza incorrere in nuovi errori. La missione del nuovo Cda dovrà essere quella di “non ripetere gli stessi sbagli del passato” ribadisce infatti Pace che, prima di lasciare il suo incarico di commissario, ha predisposto uno statuto nuovo di zecca. Spetterà ai nuovi consiglieri e presidente saperlo utilizzare al meglio per il bene del teatro. “Abbiamo lavorato – dice – per consegnare il teatro agli organi preposti”. Parte della nuova governane del Teatro si stabilirà dunque tramite un regolare concorso. “Le novità più importanti – continua – sono che oltre il direttore – che verrà nominato stavolta tramite un bando pubblico – è prevista anche la figura di un coordinatore amministrativo chiamato a coadiuvare il direttore. Si spera dunque che così non si facciano nuovi debiti. Una persona esperta in amministrazione e regolamenti dovrebbe impedire tutto ciò”. La nuova figura del direttore del teatro dunque, quasi sempre impegnato nelle attività artistiche, non dovrà gestire anche le questioni economiche e finanziarie come avvenuto in passato. E il Cda potrà anche decidere di nominare un nuovo coordinatore esperto in materia contabile, “cosa che ovviamente consiglio di fare al nuovo Cda”, dice Pace.
Ma il risultato più importante “è quello – prosegue – di essere riusciti a non interrompere la permanenza del teatro Stabile nei TRIC (Teatri di rilevante interesse culturale) la fascia degli enti importanti nazionali e non era scontato perché quando sono arrivato il teatro era chiuso. Si tratta di teatri che godono di finanziamenti del ministero e perderli sarebbe stato un grande peccato perderli. Ma anche un bilancio del 2016 leggermente in attivo. E poi voglio ringraziare l’assessore regionale Barbagallo, l’unica persona che mi sento di ringraziare, non senza una punta di amarezza, e che mi è stato vicino oltre ai dipendenti”.
Quanto al nuovo presidente del Cda la scelta è caduta (non a caso) su Carlo Saggio, una personalità stimata del panorama catanese, un notaio “che sta attento alle carte, alle delibere e ai regolamenti”, spiega Pace e dunque scelto dai soci, fra cui il Comune di Catania e Regione, per prendere in mano le redini del CDA del teatro in questa nuova delicata fase in cui è indispensabile non “vanificare gli sforzi fatti finora”, rimarca. Ecco perché mai come adesso l’esperienza di Saggio, già leader della Compagnia delle Opere in Sicilia e presidente di un’opera pia, appare come una garanzia su più fronti.
L’avventura dello Stabile nel 1958 era iniziata proprio con la presidenza del notaio Musumeci, “e ora al vertice siede di nuovo un notaio: una coincidenza – afferma Pace – che speriamo porti fortuna”. Pace tornerà a Palermo per tornare ad occuparsi in pieno della sovrintendenza dell’Orchestra sinfonica siciliana “che ho un po’ trascurato ultimamente”, conclude.
E il nuovo presidente del Cda del Teatro Stabile, Carlo Saggio contattato da LiveSicilia commenta emozionato la nomina. “Accolgo volentieri la scelta dei soci. So che sarà un lavoro molto difficile”, dichiara. Per la prossima settimana è intanto già fissata la prima seduta del Consiglio.