CATANIA – Testa a testa tra Stancanelli e Bianco questa mattina in Piazza Stesicoro per l'”Applausometro”, il momento in cui i politici sfilano davanti ai cittadini durante la processione per l’Offerta della Cera. Al passaggio delle personalità politiche più influenti, complice anche il saluto ai ragazzi diversamente abili dell’associazione “Come Ginestre”, i catanesi si lasciano andare ad un applauso più o meno lungo o più o meno intenso che dà misura – almeno nella tradizione dei festeggiamenti – della propria popolarità. Raffaele Stancanelli è arrivato per primo, subito dopo il saluto da parte dei Vigili del Fuoco. E’ stato accolto da un battito di mani intenso, simile a quello che ha salutato, dopo dopo, l’ex primo cittadino ed attuale candidato sindaco Enzo Bianco. Entrambi hanno lasciato il corteo e si sono avvicinati ai ragazzi in carrozzella, ricambiando sorrisi e strette di mano. Parità, perciò.
Niente applauso, invece, per tutti gli altri politici che hanno sfilato a ruota. Tra gli altri candidati sindaco, presente il candidato del Pd Giuseppe Berretta: “Oggi ho ammirato e respirato lo splendore della mia città – ha commentato sul proprio profilo Facebook – il calore della gente per Sant’Agata… alla processione della cera c’é chi va solo per dovere, qualcuno per farsi vedere, io mi sono semplicemente sentito parte di una comunità”. Tra le altre personalità politiche di rilevo, il coordinatore del Pdl Giuseppe Castiglione ed il deputato regionale del movimento “La Destra – Alleanza Siciliana” Nello Musumeci.
Poco prima, la Carrozza del Senato ha sorpreso tutti con un’uscita anticipata rispetto all’orario tradizionale. Nella carrozza principale, la più grande, hanno preso posto il sindaco Stancanelli, il presdiente del comitato dei festeggiamenti Luigi Maina (che ieri sera ha ricevuto la Candelora d’Oro), il presidente del consiglio comunale Marco Consoli e gli assessori Sergio Serafini, Rita Cinquegrana e Carmencita Santagati. Con loro, come da tradizione, anche un piccolo catanese proveniente dai quartieri di periferia: il piccolo Francesco, che abita in via Palermo.”Ho solo 29 anni – spiega Sergio Serafini a LiveSicilia Catania – ed è stato un grande onore vivere questa sperienza. E’ stata una sorpresa assoluta: non avevo pensato nè chiesto di salire”.
Nella carrozza più piccola, invece, c’erano il segretario generale Gaspare Nicotri, e gli assessori Giuseppe Marletta, Santi Cascone, Carlo Pennisi e Santi Rando. Fuori, dunque, Angelo Moschetto, Sergio Parisi e Fabio Falco. “Vivo a Catania da 35 anni e mi sento catanese – aggiunge Carlo Pennisi – ed essere salito sulla carrozza è un grande segno di riconoscenza non per me ma per i Servizi Sociali”.
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