PALERMO – Nella notte fra sabato e domenica è tornata in vigore l’ora solare: alle ore 3 lancette degli ororlogi indietro di un’ora. Un’ora di sonno in più per una notte, ma non certo benessere. In particolare, a subire le conseguenze dello spostamento indietro delle lancette sono i più piccoli che, nel giro di 24 ore, vedranno ridurre del 5% la dose quotidiana di attività fisica, come conseguenza della diminuzione delle ore di luce pomeridiane disponibili per giocare. L’ora legale tornerà il 29 marzo 2015.
Con lo spostamento delle lancette un’ora indietro anche la depressione è in agguato, con conseguenze negative sull’umore e un aumento di insonnia, spossatezza e difficoltà di concentrazione.
Nel periodo di ora legale, cominciato il 30 marzo scorso scorso, grazie all’ora quotidiana di luce naturale in più, l’Italia – secondo quanto rilevato da Terna – ha risparmiato complessivamente 549,7 milioni di kilowattora (568,2 milioni di kWh il minor consumo del 2013), quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 205 mila famiglie. In termini di costi, l’Italia ha risparmiato con l’ora legale circa 91 milioni di euro. Dal 2004 al 2014 il risparmio complessivo del Paese è stato di circa 6 miliardi e 720 milioni di kilowattora, pari ad un valore di circa 990 milioni di euro.