Stefania scomparsa da San Giovanni Galermo 42 anni fa: come sarebbe oggi

Stefania scomparsa da San Giovanni Galermo 42 anni fa: come sarebbe oggi

Un caso frettolosamente "insabbiato". Una tecnica fotografica che, però, potrebbe portare a nuovi sviluppi.

CATANIA – Stefania Puglisi ha appena 10 anni nel dicembre del 1981. E’ il pomeriggio del 6, quando si reca a cercare una scatola vuota vicino casa dove sono conservati gli addobbi di Natale. Da quel momento di lei non si avranno più notizie. Sparita nel nulla. In quei terribili giorni che seguirono, si parlò di rapimento: una tesi mai accantonata e che resta, sostanzialmente, la pista investigativa più accreditata ma che non ha portato mai ad alcun sviluppo.
Anzi, di Stefania, corpo esile, occhi e capelli castani, non si è più parlato. La sua storia pare essere stata dimenticata senza in tutta fretta.

“L’identikit” di Stefania

Nei giorni scorsi la Manisco World, associazione di respiro internazionale nata da circa tre anni e che si focalizza sulle persone scomparse, ha contattato – tra le altre – anche la redazione di Live Sicilia fornendo un dettaglio che oggi potrebbe in qualche modo essere utile alla causa. Ovvero, il riuscire a stabilire quale sarebbe, a distanza di 42 anni, l’aspetto di Stefania Puglisi.

La “age progression”

“Nell’ambito di una attività di indagine avente ad oggetto bambini scomparsi da molti anni, è fondamentale la diffusione della “age progression” – spiega l’avvocato Giorgia Bagnasco che assieme al collega Luigi Ferrandino, segue l’evolversi del caso -. Lo strumento della progressione dell’età viene utilizzato come strumento forense per mostrare il probabile aspetto attuale della persona scomparsa.
Oggi con il potente strumento dei social network abbiamo la possibilità con una condivisione di raggiungere, letteralmente, ogni angolo del Mondo. Ad esempio, è grazie alla diffusione della Age progression di Santina Renda, che una ragazza nel nord della Germania, identificandosi nella storia della piccola scomparsa a Palermo nel 1990, ha contattato la Manisco. Senza contare poi le numerose segnalazioni che giungono proprio grazie alla divulgazione delle nostre attività attraverso le varie piattaforme social”.

L’appello della madre

La foto è stata, quindi, diffusa e fa il paio con l’appello lanciato dalla madre di Stefania, Nuccia che negli anni scorsi ha chiesto invano la riapertura delle indagini. Nel 2011 anche la trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?” si è occupata della vicenda. Tuttavia, come detto, nulla si è mai mosso.
Chissà che la presa di posizione di queste ultime settimane non possa, però, rappresentare una svolta per un caso che resta avvolto nel mistero da 42 anni.


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