"Stop alle nomine di Lombardo" | Ddl del Cantiere popolare - Live Sicilia

“Stop alle nomine di Lombardo” | Ddl del Cantiere popolare

Una norma che "stoppi" il tentativo del governatore di sfruttare gli ultimi mesi di legislatura per dedicarsi a nuovi incarichi, utili per rafforzare le alleanze in vista delle Regionali. Il disegno di legge è stato depositato dal capogruppo del Cantiere popolare Rudi Maira (nella foto)

Maira: "Fermiamo l'arrembaggio"
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“Impediamo a Lombardo di effettuare nomine prima delle elezioni”. Con questo intento, il gruppo parlamentare all’Ars del Cantiere popolare-Pid,ha avanzato la sua prima proposta concreta: un vero e proprio disegno di legge per la salvaguardia della correttezza della prossima competizione elettorale. Una decisione che ha subito un accelerazione dopo le vicende degli ultimi giorni:  dimissioni, nomine di nuovi assessori, proteste e paventate mozioni di sfiducia.

“Stop alle nomine del presidente Raffaele Lombardo – ha detto il capogruppo Rudi Maira (nella foto) – ed a quelle dei singoli assessori fino alle nuove elezioni. Con un nostro disegno di legge vorremmo bloccare, nel periodo d’indizione e svolgimento delle nuove elezioni e comunque nei centottanta giorni precedenti la scadenza naturale della legislatura, nuove nomine sia negli enti  che nelle società partecipate dalla regione. Ma vogliamo anche bloccare la scelta dei nuovi manager della sanità pubblica regionale”.

Maira  inoltre si prefigge come obiettivo il contenimento delle spese legate alla pubblica amministrazione, proponendo di “congelare” le nomine, nei casi di scioglimento anticipato e comunque nei sei mesi antecedenti la naturale scadenza della legislatura; evitando così il meccanismo dello spoil system, ovvero la riassegnazione delle mansioni della dirigenza e dei dipendenti pubblici. Meccanismo che troppo spesso comporta spese ingenti.

In casi specifici il disegno di legge vorrebbe prorogare sino alla conclusione dell’anno solare in cui si svolgono le elezioni le nomine in corso, per garantile il corretto funzionamente dell’apparato amministrativo regionale ed evitare inefficienze. Proposte che esprimono a pieno le divergenze nei confronti delle ultime scelte di Raffaele Lombardo: “Il governatore sta tentando di occupare con prepotenza tutti i posti disponibili nella pubblica
amministrazione. Noi abbiamo il dovere di bloccare questo arrembaggio selvaggio – ha aggiunto Maira – e tutto questo avviene, naturalmente in un momento che potremmo definire propizio per trovare nuovi elettori. Il decreto è il risultato di un timore concreto, non ci sono criteri di efficienza in queste nuove nomine – ha concluso Maira –  ma solo la volontà di mantenere o accrescere il proprio potere. È necessario moralizzare nuovamente il sistema che Lombardo sta calpestando”.

E a dire il vero, il dubbio che questi ultimi mesi possano tornare buoni per “lanciare la volata” verso le regionali è stato sollevato anche tra chi, fino a pochi giorni fa, rappresentava uno dei più fedeli alleati del governatore, come Antonello Cracolici che aveva dichiarato: “Mi auguro che adesso Lombardo mostri rispetto per le istituzione e sobrietà”.

Una presa di posizione che non convince il Cantiere popolare: “Fa ridere Cracolici – ha detto Toto Cordaro – che intima a Lombardo di non trasformare gli ultimi mesi di governo in un supermarket delle nomine: come dire si affidino le pecore al lupo. Il capogruppo del Pd sa benissimo che sinora le nomine nei sottogoverni sono state appannaggio suo e del presidente della Regione. Cracolici – ha concluso – non cerchi una nuova verginità”.


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