RAGUSA – Se vi doveste trovare in vacanza in provincia di Ragusa, soprattutto durante questa stagione estiva, sappiate che a Donnalucata, nota frazione balneare sciclitana, vive un cane molto speciale. Si chiama Ettore, è un meticcio di sei anni circa, e dal 2012 appartiene al Comune, oltre ad avere tanti papà e tante mamme. Tra queste ci sono Veronica e Luisa, le responsabili che si occupano di tutto quello che gli può servire, dall’alimentazione ai controlli veterinari.
Ettore è speciale perché ricorda molto da vicino l’altro “cane dal volto umano” diventato simbolo di Scicli: Italo, la cui splendida storia è diventata un film (presentato anche al Taormina Film Festival) che, tra non molto, arriverà al cinema grazie alle ragusane Alessia Scarso e Roberta Trovato.
La storia di Ettore inizia nell’inverno del 2012, quando viene visto aggirarsi da solo per le strade della frazione rivierasca. Ettore vaga per quasi due mesi, poi Veronica e Luisa decidono di prenderlo sotto la loro ala protettiva. Il cane ha il microchip quindi si risale facilmente al proprietario, che accetta di riprenderlo con sé. Nel corso di un controllo successivo dell’ENPA di Ragusa, però, il cucciolo viene trovato sofferente e legato e da allora inizia l’iter che lo porterà ad essere adottato dal comune di Scicli, proprio come Italo.
Ettore viene controllato, sterilizzato e reimmesso nel territorio, e in poco tempo diventa il cane amico di tutti. I suoi comportamenti lasciano a bocca aperta e strappano un sorriso a chi non lo conosce. Durante l’anno scolastico, Ettore si presenta a scuola in perfetto orario e aspetta che tutti gli studenti arrivino ed entrino. Poi va via, per tornare al suono della campanella che annuncia la fine delle lezioni.
Ettore segue le feste e le funzioni religiose e quando, qualche tempo fa, è venuto a mancare il marito di una donna che lo ha sempre trattato con molto affetto, si è posizionato sotto la bara e lì è rimasto, accucciato, durante tutta la veglia funebre. Poi ha preso parte al corteo e quando il feretro è arrivato in chiesa ha ripreso la sua posizione sotto la bara. Al termine della cerimonia, con gli occhi tristi, si è dileguato.
Di giorno Ettore vaga per le strade della frazione. Ovviamente lo conoscono tutti e lui visita i negozi, va alle Poste, accoglie i turisti, li accompagna al mare, fa il bagno con loro e prende posto al loro fianco sotto l’ombrellone. La sera, invece, ama stare nei luoghi di ritrovo, in pub e in pizzeria, ma quando vede un bambino lascia perdere tutto quello che sta facendo e gli corre incontro per giocare.
La sua giornata finisce, quindi, nella pizzeria di Luisa che gli dà le sue crocchette e lo accompagna nella sua cuccia, a Palazzo Mormino Penna, sede della delegazione comunale.
Da golosone qual è (non per nulla è un po’ in sovrappeso), il venerdì attende con ansia l’arrivo del camioncino per la vendita della carne e non appena lo vede gli si posiziona davanti, sperando in un po’ di cibo. Per questo non è difficile trovare, girando per Donnalucata, volantini che lo ritraggono e che recano un messaggio importante destinato a chiunque lo incontri. I tanti padroncini di Ettore, infatti, sono preoccupati dal fatto che le persone, e principalmente coloro che non lo conoscono, istintivamente tendano a dargli qualcosa da mangiare o da bere in segno di affetto o di ringraziamento. Pertanto nei volantini è stato scritto chiaramente “Sono un pappone, non datemi da mangiare. Ho bisogno soltanto delle vostre coccole”.
L’ultima chicca risale a poche sere fa. Alla villa di Donnalucata era in programma lo spettacolo di una compagnia teatrale e lui è salito sul palcoscenico insieme agli attori e non è sceso prima di prendersi i suoi applausi. Che, naturalmente, non sono tardati ad arrivare!