(rp) A qualcuno il titolo parrà una bestemmia. Ma siamo sicuri che chi ama Livia Morello, falciata nel pieno della sua estate, capirà. Siamo abituati a utilizzare strumenti inefficaci per la misurazione di ventura e felicità. La durata degli anni, il tempo di viaggio sul pianeta, i minuti dell’attraversamento: più si campa, meglio si sta. E ci sfugge il contenuto del cammino: la pienezza del secondo. Un giorno d’amore vale più di una vita intera senza.
Ecco perché Livia – di cui abbiamo scritto, per cui abbiamo pianto – è una ragazza fortunata, per il senso che ha saputo dare al suo percorso. E la sottolineatura del tempo al presente non è un abuso. E’ il sentimento della bellezza e della dolcezza che rimane piantato a dispetto di ogni lama, anche nella tragica evidenza della separazione. In morte di una figlia, Angelo, sua moglie e la sua famiglia hanno dato una prova immane di amore responsabile. Non si sono fermati sulla soglia di una tragedia immensa. Sono andati oltre. Hanno trovato altro. Da quell’esperienza, insieme al resto, è nato un sito www.liviamorello.it che non è soltanto un omaggio alla memoria – ingrediente che lo renderebbe già prezioso – ma rappresenta un atto di piena condivisione nella solidarietà.
Se Livia fosse qui vibrerebbe di gioia, nel vedere una semina buona innestata nella sua meraviglia di ragazza. Si legge: “Ogni notte una luce verde, il colore preferito di Livia, crea una penombra nella nostra stanza da letto. E’ prodotta da una bellissima lampada led multicolore che le avevamo regalato per la sua nuova stanza. Per noi è il simbolo della speranza, la luce di un cammino che attraverso la fede, un giorno possa consentirci di riabbracciare la nostra bambina”. La gioia noi la sentiamo, pure in questa mattina di inverno che sa d’estate. A qualcuno parrà una bestemmia a noi no. Livia è qui.