Strade allagate e tombini saltati | Emergenza maltempo a Siracusa - Live Sicilia

Strade allagate e tombini saltati | Emergenza maltempo a Siracusa

Salvati due turisti spagnoli. Oggi allerta arancione.

Protezione civile in azione
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SIRACUSA – Strade allagate, tombini saltati, disagio in tutte le zone della città che in alcuni quartieri, e soprattutto nelle contrade rurali e balneari, sono diventate vere e proprie condizioni di pericolo. Un agriturismo sgomberato nella zona della fonte Ciane, due turisti spagnoli recuperati dalle squadre di protezione civile sul tetto dell’auto nel sottopasso del circuito, ville evacuate in contrada Isola, auto in panne con persone a bordo un po’ ovunque. Pale meccaniche in azione per ripristinare le strade di collegamento tra contrade rurali sulla Provinciale 14 per Canicattini e la città. Dalla notte tra sabato e domenica Siracusa è in piena emergenza meteo. Oltre 60 gli interventi effettuati delle dieci squadre della protezione civile che dall’alba di ieri costituiscono il centro operativo di Unità di crisi attivato nei locali comunali di via Elorina, a supporto della polizia municipale e dei vigili del fuoco.

E le previsioni oggi dicono ancora: “allerta arancione”, motivo per cui il sindaco ha disposto la chiusura di scuole, cimiteri e impianti sportivi. “Per noi è ancora emergenza – dice il coordinatore della protezione civile comunale, Jose Amato – strade e terreni agricoli sono saturi, ogni millimetro di pioggia in più tracima e può creare disagi”. A mettere ko una città, soprattutto nelle zone di contrada Isola, Lido Sacramento, viale Epipoli, villaggio Miano, zona Mottava e Cozzo Pantano, sono stati più di 200 millimetri di pioggia in 24 ore: 200 litri di acqua piovana per ogni metro quadrato di Siracusa nella sola giornata di domenica. La stima, della Protezione civile, è aggiornata alla scorsa mezzanotte, ma ha continuato a piovere anche nelle prime ore di stamattina. Invitati i cittadini a evitare o limitare gli spostamenti già da ieri e l’invito resta valido oggi.

“Un quadro dei danni non si può ancora fare, ci sono ancora interventi in corso”, dice Amato. Il Comune ha deciso di avviare già da stamattina il monitoraggio di strade, scuole e edifici pubblici. La preoccupazione maggiore è lo stato di salute degli edifici scolastici. Una squadra di dieci tecnici stamattina monitorerà i 40 plessi che ospitano i locali dei quindici istituti comprensivi della città. Ieri pomeriggio già i primi sopralluoghi: due le criticità riscontrate, alla Vittorini e al Raiti. Si tratta di infiltrazioni dai tetti: oggi l’approfondimento tecnico e semmai l’intervento di ripristino. Curioso il coinvolgimento ancora dell’istituto Raiti, dove non è ancora cominciato l’anno scolastico proprio a causa di infiltrazioni dal tetto che hanno costretto a lavori d’emergenza (e a giugno si era concluso l’intervento di impermeabilizzazione del tetto). Singolare, e per fortuna senza danni a persone, anche un altro disagio causato dal nubifragio: si è allagata la Marina. Restituita a fruizione solo quattro mesi fa, alla prima prova con il maltempo è andata ko. Il colpo d’occhio era bizzarro: da una parte il mare, in mezzo la banchina, dall’altra un fiume di acqua piovana al posto della passeggiata. Nel mirino le canalette di gronda forse troppo strette che avrebbero ritardato il deflusso delle acque. Inevitabile l’ironia sul web. Già due mesi fa era saltata una bitta sfuggita a un collaudo “a campione”. Oggi un sopralluogo del direttore dei lavori con i responsabili della ditta.


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