PALERMO – Quasi 76 mila persone e 17 mila veicoli controllati, 29 persone fermate, arrestate o denunciate. Sono i numeri dell’operazione “Strade sicure” dell’esercito in Sicilia nel 2024. Dagli accertamenti effettuati sono scaturiti sequestri di sostanze stupefacenti.
A fare il bilancio è il tenente Carlo Loiudice, comandante del Complesso minore “Palermo”, responsabile dei siti “sensibili” dislocati in città e provincia. “In Sicilia l’operazione coinvolge circa 630 militari tra uomini e donne – spiega – che operano in 7 province (Trapani, Palermo, Caltanissetta, Messina,
Catania, Ragusa e Agrigento)”.
Ad esempio, a Palermo, è l’esercito a presidiare l’aeroporto “Falcone e Borsellino” e la stazione centrale. “Contribuiamo alla difesa dei cittadini, garantendo una cornice di sicurezza efficace attraverso l’esecuzione di attività statiche e dinamiche – aggiunge Loiudice – per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali.
Su tutto il territorio nazionale l’Esercito è presente in 57 province, presidia 968 siti con l’impiego di 6.635 militari.
“L’efficacia di questa operazione è determinata dalla professionalità, dalla tempestività di intervento, dalla capacità di rischieramento delle unità in ogni condizione ambientale e dalla distribuzione delle forze sul territorio – sottolinea il tenente -, fattori decisivi che in molteplici circostanze assicurano la salvaguardia della vita umana e la tutela del bene comune”.
Dietro ci sono preparazione e continuo addestramento, in Italia e all’estero per essere sempre pronti. I militari – conclude Lo Iudice – seguono il “Metodo di Combattimento Militare (MCM), un sistema di combattimento a distanza ravvicinata, concepito in seno all’Esercito Italiano, che mutua tecniche e posture da arti marziali e sport da combattimento, creato per intervenire con gradualità e tempestività in ogni situazione”.