"Quelle vittime non sono numeri | La nostra civiltà non è negoziabile" - Live Sicilia

“Quelle vittime non sono numeri | La nostra civiltà non è negoziabile”

Il premier torna nella Capitale per seguire gli sviluppi del naufragio. Alle 17 vertice a Palazzo Chigi. Il presidente della Repubblica Matterella in contatto col presidente del Consiglio. Il governatore. "I capi di Stato dell'Ue si incontrino nell'Isola". Il sindaco Orlando: "L'Europa non faccia come Ponzio Piliato".

Strage di migranti. Il premier Renzi
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PALERMO – Le vittime del naufragio di questa notte “non sono numeri, né migranti, ma vite umane e persone che hanno perso tutto. L’Italia porge il suo cordoglio alle famiglie ed esprime la sua commozione”. Così il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. Renzi sottolinea che l’Italia è un Paese “straordinario” per come risponde alle richieste di soccorso nel Mediterraneo.Faremo tutti gli sforzi – ha aggiunto il premier –  per individuare lo scafista. Questo non cambia il senso della tragedia, ma assicurarlo alla giustizia è un atto doveroso. La nostra civiltà, il nostro senso di solidarietà è un valore non negoziabile. Quello che chiediamo – ha proseguito Renzi – è di non essere lasciati soli, non tanto nell’emergenza in mare, perché è naturale che in queste situazioni il mare sia una brutta bestia. La nostra è una questione politica, di dignità dell’uomo, è di bloccare questo traffico di essere umani”

Sono 28 i sopravvissuti al naufragio e 24 i morti recuperati. Lo ha dettosempre  il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa. Renzi ha detto che al salvataggio sono intervenute 18 navi, di cui sette italiane militari, e 5 motopescherecci italiani. Ad essi si sono aggiunti 2 elicotteri della marina, un elicottero della finanza e un aereo della capitaneria di porto. “I fatti sono ancora nebulosi nella loro ricostruzione” ha aggiunto il premier.

Renzi ha parlato al termine di un vertice convocato a Palazzo Chigi alle 17 con i ministri degli Esteri Paolo Gentiloni, degli Interni Angelino Alfano, della Difesa Roberta Pinotti, delle infrastrutture Graziano Delrio e il sottosegretario ai Servizi Marco Minniti.

Renzi è rientrato di corsa a Roma da Mantova, per seguire gli sviluppi della situazione del naufragio nel Canale di Sicilia.  Rientrando a Roma il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Francois Hollande a proposito della vicenda del barcone nel Mediterraneo. Lo rendono noto fonti di Palazzo Chigi.

Le altre reazioni politiche

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, segue con allarme la vicenda del naufragio del barcone di migranti nel canale di Sicilia. Il Capo dello Stato fin da stamattina segue con attenzione la vicenda ed è in contatto con palazzo Chigi.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha parlato di quanto accaduto a 63 miglia dalle coste libiche con il commissario europeo per l’immigrazione Dimitris Avramopoulos. Il commissario ha confermato che sarà a Roma giovedì 23 aprile.

Crocetta: “Un vertice dei capi di Stato Ue”

Un vertice urgente dei capi di Stato dell’Unione europea in Sicilia per una nuova convenzione sull’immigrazione e sul diritto d’asilo dei rifugiati. A lanciare la proposta è il governatore della Sicilia Rosario Crocetta dopo l’ennesima tragedia nel Mediterraneo con migranti 700 morti. “Faccio appello a presidente del Parlamento Ue Martin Schulz e al capogruppo del Pse Gianni Pittella per organizzare subito il vertice”, dice Crocetta all’ANSA.

“Occorre dire basta con l’ipocrisia europea che s’inventa sigle inutile come Frontex e Triton – dice il governatore Crocetta – ma non affronta la centralità della questione, cioè la strategia di condivisione di tutti i Paesi dell’Ue rispetto alle politiche sui rifugiati”. Per Crocetta, “il diritto d’asilo non può essere riconosciuto attraverso il tentativo di sfidare la morte nel Mediterraneo ma attraverso richieste nei Paesi di provenienza”. “Le altre misure – insiste – diventano solo la tragica recita di chi gira la testa per non vedere la realtà. Settecento morti in una notte è una cifra da emergenza bellica e non si può continuare a fare finta di nulla, non si può affrontare la questione col cinismo dello scaricabarile, atteggiamento che continua ad avere la maggioranza degli Stati membri. La Sicilia – prosegue – chiede all’Europa che si impegni realmente perché il Mediterraneo diventi un mare di pace e non l’enorme cimitero che è diventato. Noi saremo in prima linea perché è proprio la Sicilia a pagare il prezzo più alto”.

Orlando: “L’Europa non faccia come Ponzio Pilato”

“L’Europa la smetta di comportarsi come Ponzio Pilato e di lavarsi le mani di fronte a queste stragi degli innocenti”. Lo ha detto il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando dopo la strage di migranti di fronte le coste libiche. “Bisogna cambiare immediatamente le regole dell’accoglienza dei migranti che favoriscono i mercanti di morte e persone senza scrupoli – ha aggiunto – e bisogna abolire il permesso di soggiorno che è diventato uno strumento di tortura, creando un corridoio umanitario affinché questi disperati abbiamo una possibilità di sopravvivere. È finito il tempo dello scaricabarile: l’Europa deve assumersi le proprie responsabilità. Non può lasciare quest’emergenza solo sulle spalle della Sicilia e dei siciliani”.

 

 


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