AGRIGENTO – Quattro minorenni egiziani sono finiti a processo, scegliendo il giudizio abbreviato che prevede in caso di condanna la sconto di un terzo della pena, per le gravi ipotesi di reato di sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo ai danni di una decina di ospiti nel centro di accoglienza di Villa Sikania. La vicenda risale al dicembre scorso quando i poliziotti del commissariato di Porto Empedocle eseguirono un provvedimento di fermo nei confronti della baby gang.
Le ipotesi della Procura
Secondo quanto ipotizzato dalla Procura di Agrigento e quella dei Minorenni di Palermo, che hanno raccolto le strazianti denunce degli ospiti minorenni della struttura, il gruppo di egiziani – con l’ausilio di un maggiorenne – avrebbe costretto gli immigrati a subire violenze di ogni genere, comprese quelle di natura sessuale, consumate negli stanzoni del centro d’accoglienza Villa Sikania di Siculiana. La difesa, sostenuta in aula dall’avvocato Giuseppe Aiello, ha chiesto e ottenuto la scarcerazione con il gup del tribunale per i minorenni di Palermo che, dopo aver esaminato la relazione degli operatori sociali del carcere, ha disposto per i quattro imputati il collocamento in una comunità. Si torna in aula il 26 ottobre per la requisitoria del pubblico ministero.