CATANIA – Non è servito sentire nuovamente le vittime, che peraltro non sono neanche parte civile, perché il rito non lo prevede. E si è già chiusa, dinanzi al Tribunale per i minorenni, l’istruttoria del processo a carico di uno dei due minorenni coinvolti nello stupro di gruppo ai danni di una 13enne nei bagni della Villa Bellini di Catania.
Dopo aver sentito i testimoni – perlopiù gli investigatori che hanno svolto le indagini e i consulenti tecnici – il presidente del collegio penale minorile Rosalia Montineri ha disposto che venerdì si svolgeranno la requisitoria del pm e l’intervento del legale dell’imputato, l’avvocato Gian Marco Gulizia. Poi si andrà a sentenza.
L’accusa
L’accusa è sostenuta dal sostituto Orazio Longo e dal procuratore Carla Santocono. I minorenni coinvolti in quel pomeriggio d’ordinaria follia sono due. L’altro, difeso dall’avvocato Michelangelo Mauceri, ha scelto il giudizio abbreviato e sarà processato a febbraio.
Per quanto riguarda i maggiorenni, in quattro sono imputati con giudizio ordinario. Un adulto, l’unico ad aver materialmente abusato della ragazzina, ha chiesto l’abbreviato. In questo processo, l’accusa è sostenuta dal pm Anna Tranchillo e dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita.
Stupro di Villa Bellini: le vittime
La ragazza, tramite familiari, è assistita dall’avvocato Cecilia Puglisi, il fidanzatino, invece, dall’avvocato Eleonora Baratta (inizialmente nominata dalla famiglia del minore, ora dallo stesso ragazzo essendo diventato maggiorenne). Anche il processo a carico degli adulti si celebra a porte chiuse.
Il collegio di difesa è composto anche dagli avvocati Alfonso Abate, Salvatore Gangi, Salvatore Cipriani, Emiliano Cinquerrui e Marisa Ventura.