Tutte le aziende sequestrate, tutte le pressioni sul mondo politico, tutti gli affari nelle cliniche. “S” ha dedicato un dossier a “Sua Sanità”, Pino Giammarinaro, e al maxi-sequestro subìto il 17 maggio dall’ex parlamentare regionale: uno speciale di 32 pagine che da oggi è disponibile in allegato con “S” in provincia di Trapani (al costo di 1,90 euro più il prezzo di copertina) e che può essere acquistato in formato digitale su LiveSicilia al prezzo di 0,99 euro (per comprarlo è sufficiente cliccare qui).
Ad essere finita sotto accusa è la politica trapanese. I contatti sono serrati: secondo l’inchiesta della divisione Anticrimine della questura trapanese, Giammarinaro avrebbe avuto in pugno anche la vita amministrativa del Comune di Salemi, guidato dal sindaco Vittorio Sgarbi, ma non è solo il nome del critico d’arte a fare capolino nelle carte dell’indagine. Ci sono pure quelli del ministro dell’Agricoltura Saverio Romano e dell’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, di assessori comunali e candidati in diverse competizioni elettorali. A partire dal parlamentare regionale Giuseppe “Pio” Lo Giudice, che agli investigatori ha detto di essere stato un “burattino”. “Effettivamente – ha spiegato, parlando di una conversazione con Giammarinaro – ho capito che sarei durato in carica solo se fossi stato allineato alle sue direttive. In tal modo il Giammarinaro mi faceva passare per un burattino”.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo