Succi a San Siro di quella sera, che c’è di strano siamo stati tutti là… D’ora in poi dovremo cantarla così. E pazienza se l’interista Roberto Vecchioni si arrabbierà. L’evento merita di essere celebrato con strofe immortali. Voi direte: quale evento, il pareggio del Palermo a San Siro? No, no, quello è già accaduto. Parliamo del ritorno al gol di Davide Succi. Vero è che Toldo si è disteso con la prontezza di un pachiderma con le emorroidi, ma non è il caso di sottilizzare. L’evento (appunto) ha provocato una serie di conseguenze. Mio cugino Pasquale, per esempio, è ancora davanti alla tv e non riusciamo a schiodarlo. Farfuglia frasi incomprensibili con un’espressione da spaventato del presepe. Tanto è vero che abbiamo deciso di ribattezzarlo Natale. Mentre ascoltava la radiolina, il mio amico Franco – di professione derattizzatore – ha fatto un salto quando ha sentito: “Gol di Succi al Meazza”. Voleva partire immediatamente con tutta l’attrezzatura. L’abbiamo bloccato. Poi, però, a Controcampo, Franco ha visto la faccia di Mourinho che, in effetti, somiglia al fratello antipatico di Topolino. Ed è partito davvero. A proposito di Pasquali e Natali. La categoria giornalistica sportiva ha il terribile vezzo di indulgere a titoli del tipo “Regalo di Natale”, verso fine dicembre. Mentre per la Pasqua, si riempiono i quotidiani di metafore contenenti uova e sorprese. Tuttavia, il non plus ultra l’ottenne un caro collega del Gds che riuscì a collegare le due estremità rosse del calendario, con una mossa da fuoriclasse. Egli scrisse, infatti: “Nell’uovo pasquale c’è Di Natale”, con rima incorporata.
Cose di casa loro. La Gazzetta ci informa “Scoppia la Macheda mania” (trattasi del giovane romano che sta facendo impazzire Manchester). Modestamente, noi a Palermo siamo assai previdenti e al ragazzo abbiamo già dedicato una via in tempi non sospetti. Assai spiacevole è stato lo scontro fra Tare e Spalletti, negli spogliatoi di Roma-Lazio, riassunto così dal tecnico capitolino: “Tare è venuto col dito alzato”. Curiosità pazzesca: quale dito, mister? Invece, per tornare a noi, pare che Mourinho abbia arringato i suoi nell’intervallo – scorgendoli infiacchiti – con la seguente frase: “Ragazzi, sveglia. Fuori c’è il Palermo”. Nessuno gli ha dato retta. Però, in compenso, il tecnico portoghese ne ha approfittato per noleggiare due guardie del corpo.
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