SIRACUSA – Una guerra a colpi di comunicati stampa e lanci d’agenzia a cui solo l’ufficialità del risultato potrà mettere fine. E’ quella scatenata dalle parole di Saverio Romano, segretario nazionale del Cantiere Popolare, che ieri ha rivelato di un errore di trascrizione effettuato dalla Prefettura di Siracusa durante le attività di controllo e verifica di voti di lista a Melilli, nel collegio aretuseo, che avrebbe penalizzato proprio il Cantiere Popolare, eliminando dalla lista degli eletti Pippo Gianni, in favore di Pippo Gennuso del Pds.
Oggi la risposta del Pds-Mpa, che per mezzo di una nota dichiara: “Sono del tutto arbitrarie le dichiarazioni del Pid-Cantiere Popolare circa l’assegnazione del seggio, nella circoscrizione di Siracusa, alla loro lista da parte della prefettura. L’unico soggetto abilitato all’assegnazione, dopo la verifica che sarà effettuata e i cui esiti attendiamo con serenità, è l’ufficio elettorale del tribunale. Ad oggi i dati trasmessi agli uffici dell’assessorato regionale per le Autonomie locali assegnano il seggio al Partito dei Siciliani e a Giuseppe Gennuso”.
Ma il Cantiere Popolare non sta a guardare e controreplica con un comunicato non meno perentorio del primo. “Fermo restando che la proclamazione non è avvenuta per nessuno dei 90 eletti all’Ars – si legge nella nota del partito di Romano – rimane il dato incontrovertibile che nel collegio di Siracusa la lista del Cantiere popolare ha ottenuto 93 voti in più rispetto a quella del Partito dei siciliani. Lo stesso ufficio elettorale del comune di Melilli ha comunicato alla Prefettura di Siracusa il dato aggiornato, ammettendo l’iniziale errore di una doppia trascrizione di 141 voti in favore della lista del Partito dei Siciliani. È in base a questo definitivo conteggio che al Cantiere popolare risulta spettare un seggio nella persona di Pippo Gianni, primo degli eletti. Attendiamo comunque la formalizzazione dell’esito, in totale serenità, convinti del fatto che la matematica, anche e soprattutto a Siracusa, patria di Archimede, non sia una opinione”.