CATANIA – Un cantiere non può partire perché si è scoperto che, proprio nel terreno, c’è un vecchio allacciante del sistema fognario della Sidra che deve restare accessibile. Gli altri due, invece, non hanno incontrato ostacoli. E, stando a quanto si apprende, non saranno gli ultimi. Perché sarebbero in fase istruttoria altri permessi di costruire per altre strutture di vendita. È così che Catania è diventata la città di supermercati e ipermercati. Una evoluzione fotografata dall’arrivo delle ruspe per mettere in piedi discount: dei tre permessi più recenti, due riguardano il colosso nazionale Eurospin (in corso Italia e in via Carrubbella). Un terzo (in via della Concordia), invece, è intestato a una società immobiliare catanese, ma con gli Eurospin condivide il progettista.
Si torna a parlare di strutture di vendita, dopo che proprio la costruzione di un Eurospin era stata al centro delle cronache cittadine per settimane. Il riferimento è al negozio di via Sabato Martelli Castaldi, al viale Mario Rapisardi, costato un’indagine a carico del direttore dell’Urbanistica Biagio Bisignani, dopo le proteste dei cittadini e un esposto degli attivisti del Movimento 5 stelle secondo i quali l’ipermercato non era compatibile con le previsioni del Piano regolatore generale per quella zona.
L’Eurospin di corso Italia
Dalle polemiche per l’Eurospin di Cibali, nel frattempo aperto e funzionante, a oggi, di acqua sotto i ponti ne è passata. E, galleggiando senza attirare l’attenzione, sono passati anche nuovi permessi di costruzione legati sempre allo stesso marchio. A settembre 2022, per esempio, è stata concessa la voltura per l’edificazione nel terreno che era stato dell’ex clinica Musumeci, tra corso Italia e via Martino Cilestri, nel cuore della Catania bene. L’ex struttura sanitaria era stata demolita tra il 2019 e il 2020: i render di quei giorni, affissi all’esterno del cantiere, mostravano la futura terrazza commerciale che sarebbe nata. Un edificio tutto vetrine, a un solo piano, animato dal verde delle piante. La costruzione era stata autorizzata alla società Immobiliare Cristo Re srl: un permesso che è poi transitato alla Eurospin Sicilia spa.
Due piani interrati per un centinaio di automobili, un supermercato al pianterenno, un’attività che possa preparare e somministrare cibo e bevande, uffici e co-working al primo piano e, infine, locali tecnici al secondo piano. Progettista per conto della Immobiliare Cristo Re? L’ingegnere Santi Maria Cascone: già presidente dell’ordine degli Ingegneri di Catania, ex assessore dell’allora sindaco Raffaele Stancanelli, rispettato sia dall’ex primo cittadino Enzo Bianco sia dall’oggi senatore Salvo Pogliese, che quando ha deciso di candidarsi lo ha voluto tra i suoi 32 “saggi” consiglieri. Dopo l’ottenimento del permesso di costruire, nel 2021, a giugno 2022 viene perfezionata la compravendita davanti a un notaio: Immobiliare Cristo Re vende l’area, ormai edificabile ai fini commerciali, alla Eurospin Sicilia spa. A settembre dell’anno scorso viene concessa la voltura del permesso di costruire.
Il “centro polifunzionale” di via Carrubbella
A luglio 2022 torna ad affacciarsi sulla scena del mercato immobiliare catanese la Recosta srl, la società che aveva gestito l’affare Eurospin di Cibali. Stavolta l’impresa ottiene dalla direzione Urbanistica del Comune di Catania un permesso di costruire per un “centro polifunzionale” da mettersi in piedi tra via Carrubbella e via Santa Sofia. La procedura amministrativa, tra richieste e ottenimento di permessi, era cominciata nel 2019. Stavolta a progettare l’intervento è l’ingegnere Mario Stanganelli, un altro pezzo da novanta della progettazione catanese, che sul suo LinkedIn sottolinea le attività con Eurospin, Penny Market e Lidl non solo nel capoluogo etneo, ma anche nella cintura della città.
Tra via Carrubbella e via Santa Sofia, a due passi dalla Cittadella universitaria, nasceranno due edifici e un grande parcheggio, per una superficie complessiva di 16mila metri quadrati. Da una parte uffici e spazi di servizio, dall’altra il supermercato e, in più, “attività sportive al servizio della struttura”. A settembre 2022, ottenuti tutti i permessi, la procedura è la stessa che nel caso precedente: una seduta dal notaio e la proprietà dell’area passa da Recosta srl, che l’aveva a sua volta acquisita poco prima, a Eurospin Sicilia spa. A novembre 2022 il Comune concede la voltura del permesso di costruire.
Il caso di via della Concordia
In via della Concordia, invece, la situazione è un po’ diversa. Intanto perché i passaggi successivi al permesso di costruire – cioè la compravendita dell’immobile e la voltura -, se sono previsti, non sono ancora stati perfezionati. E quindi, sulla base dei documenti pubblici, non è ancora possibile sapere se ci sia o meno un colosso pronto a mettere mano al portafogli. Si sa che a chiedere le autorizzazioni è la società Immobiliare Gala srl. E che l’iter si sta rivelando più complesso di quanto immaginato.
È spuntato, cioè, un imprevisto a permesso già concesso che ha messo in stand by la pratica: ci si è accorti, cioè, che in quel terreno si trova un allacciante al sistema fognario cittadino gestito dalla Sidra e costruito “sessant’anni fa”.
“Noi non ci opponiamo alla costruzione”, spiega a LiveSicilia Fabio Fatuzzo, presidente di Sidra, la società partecipata che gestisce la rete idrica del Comune di Catania. “Però abbiamo fatto presente la presenza del vecchio allacciante e abbiamo presentato tutte le carte in nostro possesso – continua – Vero è che il terreno ha la sua proprietà, ma questa deve convivere con l’esistenza di una condotta costruita dal Comune di Catania”. Cioè dallo stesso ente che dà il via libera all’edificazione, “tramite demolizione e ricostruzione, di una media struttura di vendita, alimentare e non”.
Il lotto di terreno si trova tra via della Concordia e via Giacomo Antonini: è un vecchio capannone industriale, un ex opificio, la cui area confina da un lato anche con il tracciato della linea ferrata di Ferrovia dello Stato. La stazione Acquicella è, in linea d’aria, distante neanche cento metri, il Cimitero poco di più. Tant’è che il negozio sorgerà su un’area che ricade in zona di “vincolo assoluto” cimiteriale, anche se al posto di edifici che esistevano già prima che i vincoli fossero apposti. Il nuovo super o ipermercato, secondo il permesso, coprirà una superficie di duemila metri quadrati, per un volume di ottomila metri cubi. Il progettista è un nome che torna: l’ingegnere Santi Maria Cascone.
L’obiezione di Sidra
“Abbiamo bisogno di mantenere sempre un accesso in sicurezza all’allacciante – prosegue Fatuzzo – E adesso è la direzione Urbanistica che deve fare nuove verifiche”. Secondo quanto appreso da questa testata, gli uffici di via Biondi starebbero verificando l’esistenza di eventuali vincoli o di espropri sull’area. Starebbero, insomma, rovistando tra atti amministrativi di oltre mezzo secolo fa, alla ricerca della sicurezza che si possa concedere un nuovo permesso di costruire, visto che quello vecchio – datato 21 dicembre 2022 – non teneva conto dell’esistenza della condotta fognaria.
Una conferenza dei servizi era stata fissata per il 14 febbraio 2022, ed è stata subito rinviata in attesa di nuovi accertamenti. Serviranno settimane e, nel frattempo, al posto dell’ex opificio non si costruirà l’ennesimo supermercato. Non certo l’ultimo, stando alle notizie acquisite da LiveSicilia: di permessi in via di concessione ce ne sarebbero degli altri.