Eurospin a Cibali, Bisignani rinviato a giudizio: è accusato di abuso d'ufficio - Live Sicilia

Eurospin a Cibali, Bisignani rinviato a giudizio: è accusato di abuso d’ufficio

Il direttore dell'Urbanistica affronterà un processo
IL PROCESSO
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CATANIA – Il direttore della direzione Urbanistica del Comune di Catania, l’ingegnere Biagio Bisignani, è stato rinviato a giudizio nell’ambito del procedimento penale che riguarda la costruzione del supermercato Eurospin di via Sabato Martelli Castaldi, nel quartiere di Cibali del capoluogo etneo. L’accusa nei suoi confronti è di abuso d’ufficio e falso.

Oltre a Bisignani, andranno a processo anche un altro dipendente comunale, cioè responsabile del procedimento Salvatore Bonaccorsi; il rappresentante legale della Recosta srl, società che ha costruito il supermercato, Claudio Consoli; il suo delegato, l’ingegnere Mario Stanganelli; e Matteo Mion, patron di Eurospin Sicilia spa.

La cronistoria

Le indagini del procuratore Angelo Brugaletta si erano chiuse a febbraio 2022. L’udienza preliminare era stata fissata per un anno dopo, nella primavera del 2023, davanti al giudice Luigi Barone. Da quel momento, un rinvio dopo l’altro, si è arrivati al 18 dicembre 2023. E alla data in cui è stato deciso se la faccenda della costruzione dell’Eurospin meriterà un processo oppure no. La risposta, per il gup, è sì.

A novembre 2019 a denunciare presunte irregolarità nella concessione delle autorizzazioni per l’edificazione del supermercato erano stati alcuni esponenti del Movimento 5 stelle. Da là a un mese, le forze dell’ordine avevano fatto il loro ingresso negli uffici dell’Urbanistica, in via Biondi, per acquisire i documenti del provvedimento. Adesso, quattro anni esatti dopo, si sa che di Eurospin dovrà discutersi nelle aule del tribunale di piazza Verga. La prima udienza si svolgerà il 17 settembre 2024.

Le accuse

Secondo l’accusa, sempre respinta da Bisignani, autorizzare la costruzione era sin dall’inizio un errore. Perché il supermercato, secondo lo stesso materiale depositato dalla Recosta srl, “ricade in zona L del vigente Piano regolatore generale della città di Catania e risulta contrassegnato con la lettera S, edificio scolastico“.

Il nodo della questione ruota tutto attorno a queste lettere. La S, che esiste nelle tavole ma non è citata nelle norme di attuazione al Piano regolatore generale. E la zona L, per la quale esistono invece 13 possibilità edificatorie, incluse anche “mercati generali, mattatoi, centrali del latte, cimiteri, attrezzature sanitarie e impianti per istruzione media, professionale e superiore”.

In altri termini: su quel lotto di terreno si poteva costruire un supermercato oppure no? Se la risposta fosse “no”, andrebbe da sé che per autorizzarlo sarebbe stato necessario realizzare una variante urbanistica al Piano regolatore generale. Seguendo l’iter necessario. Che avrebbe dovuto coinvolgere anche gli organi politici della città. Ma l’autorizzazione edilizia è stata concessa senza variante, “in violazione delle prescrizioni del Prg del Comune di Catania e delle relative norme tecniche di attuazione”, si legge nella richiesta di rinvio a giudizio per gli indagati.

Il Comune parte civile

Lo scorso 8 maggio, con una determinazione firmata dal commissario straordinario Piero Mattei, Palazzo degli elefanti ha deciso di costituirsi parte civile. La proposta è stata avanzata dalla direzione Affari legali del municipio già alla fine di aprile 2023.


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