CATANIA – La conta dei danni sarebbe ancora in corso ma si tratterebbe di decine migliaia di euro. Nella notte ignoti hanno svaligiato il negozio di ottica di viale Africa. Hanno sfondato la vetrina e portato via la merce. Sul posto sono intervenuti i carabinieri con il supporto dei colleghi della Scientifica che stanno effettuando i rilievi e con l’ausilio della polizia.
“Questa mattina alle 5.24 hanno scassinato con grande violenza uno dei nostri negozi distruggendo e rubando centinaia di occhiali. Pare che qualcuno si sia ferito e quindi ringraziamo fin d’ora medici e infermieri che potranno segnalare alle forze dell’ordine ricoveri insoliti a quell’ora”. E’ di poche ore fa il post di Barbara Domenicali, imprenditrice catanese vittima all’alba di oggi di furto con scasso in pieno centro a Catania nell’attività Spectacle di viale Africa. Una rapina che butta nello sconforto chi, tra sacrifici, cerca di scommettere su questa città troppo spesso al centro di atti ignobili.
La refurtiva. “Gli occhiali rubati appartengono a collezioni esclusive – prosegue Barbara nel suo appello – e pertanto facili da identificare su eventuali mercati paralleli. Ringraziamo le forze dell’ordine per il pronto intervento. Ringraziamo i nostri collaboratori e le loro famiglie per averci aiutato questa notte e per l’incessante lavoro al fine di poter ripristinare tutto quanto prima”.
La solidarietà sui social. “E questa è la nostra città, questo è il sud degli imprenditori onesti!” scrive Anna, chiedendo massima condivisione del video, pubblicato sui social network, che immortala i due malviventi. “So cosa vuol dire la telefonata delle 5,30” scrive Gigi Tropea, come lui tanti gli imprenditori etnei solidali, tanti gli imprenditori vittime, loro malgrado, di situazioni simili. “E poi ci si chiede come mai la gente va via e scappa ! Non c’è nulla di nuovo che si possa fare se non subendo angherie e dolori. Basterebbe poco per evitare tutto ciò, ma che lo diciamo a fare !!! Via via via via” commenta Giorgia, alle sue parole fanno seguito quelle di Monica: “me ne sarei andata a morire per la mia Sicilia e per l’italia tutta. Comincio a vacillare per non dire di essere già certa che come dice una persona a me molto cara sul passaporto italiano bisognerebbe solo sputarci sopra allo stato attuale delle cose.
Coraggio a voi che da sempre mettete cuore e anima nel vostro lavoro”. “La tragedia è che non ci tutela nessuno” conclude Daniela. Come questi centinaia i messaggi e le condivisioni, al momento però dei malviventi nessuna notizia.
