Il traffico aereo dell’Aeroporto di Lampedusa è cresciuto notevolmente negli anni, registrando nel 2021 un anno record, con il più alto livello mai visto prima.
“Così come AST Trasporti ha chiuso, dopo anni di perdite, per il secondo anno consecutivo il bilancio in attivo, anche AST Aeroservizi che gestisce l’Aeroporto di Lampedusa registra risultati eccezionali sia in termini di movimenti che di passeggeri”, esordisce così l’Avv. Gaetano Tafuri nel commentare l’analisi dei dati annuali dell’Aeroporto di Lampedusa gestito da AST Aeroservizi Spa di cui è Presidente.
Risultati sorprendenti quelli che vengono fuori dall’analisi che mette a confronto gli Aeroporti siciliani soprasoglia, ma anche cd. minori.
“Penso che siano gli stessi numeri a parlare, e per questo motivo abbiamo voluto realizzare uno studio dal quale è emerso come AST Aeroservizi abbia portato avanti una gestione tra le più virtuose della Sicilia. Tra gli Aeroporti Siciliani – continua Tafuri – negli anni ante-Covid, il miglior risultato è stato quello di Lampedusa, registrando anno dopo anno il tasso di sviluppo più elevato (+ 49,9%), terzo in Italia dopo Napoli (+ 76,2%) e Milano Malpensa (+ 55,2%).
Poi, come nel quinquennio ante-Covid (2015-2019), anche nell’intero periodo che va dal 2015 ad oggi tra gli Aeroporti Siciliani quello di Lampedusa ha fatto registrare i migliori risultati percentuali in termini di crescita e sviluppo del traffico. Nel 2021, ha fatto rilevare una imponente crescita con totale recupero ed il superamento dei livelli già eccellenti raggiunti nel 2019”.
Come spiega questa differenza di risultati tra l’Aeroporto di Lampedusa e gli altri Aeroporti minori?
“Come si evince dal report ogni singolo movimento per i piccoli Aeroporti rappresenta un costo non indifferente; a Trapani, ad esempio, nel periodo ante-Covid e fino ad oggi,la perdita economica per ogni singolo decollo oppure atterraggio di aerei, cd. margine operativo negativo, ha superato un costo di Euro 900, mentre a Lampedusa è stato inferiore a 100 Euro, una differenza significativa che incide moltissimo sui bilanci. Le compagnie low cost inoltre, che operano a Trapani ad esempio, hanno bisogno di sovvenzioni, cioè questi Aeroporti “pagano” di fatto il traffico, oltre ai costi di gestione. Noi abbiamo operato una gestione misurata, equilibrata e mai sovradimensionata e consideri che non ci siamo mai fermati neanche nei mesi di stop a causa del Covid garantendo il trasporto dei cittadini residenti a Lampedusa e delle Forze dell’Ordine”.
Gli Aeroporti minori sono stati destinatari di aiuti economici da parte della Regione Siciliana, anche, ma non soltanto per questa ragione, per arginare la crisi dovuta al Covid, perché Lampedusa no?
“Nel periodo di calo del traffico a causa dell’emergenza Covid ci avrebbe fatto comodo un aiuto da parte della Regione e come tutti gli altri ne abbiamo fatto richiesta, ma non ci è stato concesso. La nostra fortuna è stata quella di poter contare su AST che, avendo sistemato i propri conti, ha avuto la possibilità di sostenere economicamente la propria partecipata anche nei periodi più difficili della pandemia. Solamente l’Aeroporto di Trapani in questi anni ha ricevuto oltre 21 milioni di euro, ed ancora molti altri milioni attraverso il finanziamento di opere nel territorio.
Dal report si legge che lo scalo di Lampedusa ha ancora in corso la procedura di adeguamento delle tariffe, a che punto è l’iter?
“AST Aeroservizi è formalmente gestore dell’Aeroporto di Lampedusa da marzo 2019 e le tariffe in vigore non potevano essere aggiornate prima di questo momento in cui siamo divenuti titolare della gestione. Avevamo già avviato l’iter per l’adeguamento delle tariffe, ma è stato interrotto a causa del Covid, contiamo comunque nell’adeguamento entro metà del 2022, che ci farà ancora crescere”.
Cosa vede nel futuro della società e dell’Aeroporto di Lampedusa?
“Quello che fa AST Aeroservizi sin dall’inizio della sua gestione lo ha sempre fatto a vantaggio del territorio in un rapporto, oserei dire, osmotico. Da questi anni di attività abbiamo dimostrato innanzitutto che si possono gestire le cose pubbliche senza sprecare soldi pubblici, questo è il risultato più importate e lo abbiamo dimostrato sia con AST Trasporti che con la gestione dell’Aeroporto.
Quello che ci riserva il futuro però non dipende solo da noi, sappiamo che secondo una (corretta) politica di razionalizzazione la direzione è quella di creare realtà più grandi per abbattere costi e migliorare i risultati. Quindi, l’Aeroporto di Lampedusa dovrebbe essere accorpato a quello di Trapani, una prospettiva che a noi non piace, rimanendo una operazione puramente aritmetica. Per quanto il nostro piccolo scalo registri un trend in crescita ed in attivo non sarebbe mai in grado di assorbire il deficit a cui purtroppo è destinato quello di Trapani e i numeri del report parlano chiaro. Quello a cui saremmo più propensi sarebbe invece un progetto di accorpamento che crei un sistema più ampio affiancando i piccoli scali a quelli grandi come quelli di Catania e Palermo, strutture cha hanno una forza economica e una loro capacità attrattiva senza la necessità di essere costantemente rifinanziati”.
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