Il presidente dell'Ars promotore di un ordine del giorno che impegni il presidente della Regione.

Sembrano chiudersi definitivamente le porte del parlamento siciliano per Pippo Gianni.

Cambio di sede per un convegno con ospite l'ex governatore. Che interviene.

Il governatore: "Nessuno scontro con Ardizzone". Ma la legge tornerà a Sala d'Ercole per la terza volta.

"E' probabile che non finiremo venerdì ma lavoreremo anche sabato, domenica e forse lunedì". L'ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone.

Il presidente dell'Ars: "C'è una curva discendente nei trasferimenti: da oltre 900 milioni di euro nel 2008 a poco più di 300 milioni nel 2016. Probabilmente il problema è stato finora sottovalutato. I comuni sono fondamentali".

Anche Ardizzone, che firma una nota congiunta con il presidente del Consiglio regionale della Calabria, attacca Palazzo d'Orleans: "Rifiutiamo i luoghi comuni e le etichette che troppo a lungo hanno caratterizzato le nostre due regioni".

La spesa ammonta a 695 mila euro: si tratta di soldi erogati dai componenti del Consiglio di presidenza e da parte di alcune commissioni.

Il presidente dell'Ars, accompagnato dall'avvocato Sanseverino, deposita nelle mani del procuratore Lo Voi la querela per diffamazione "doppiamente aggravata". Negli stessi minuti il presidente della società, come annunciato, incontra i pubblici ministeri palermitani.

"Sulle Province avevo detto che c'era un vulnus nella legge, che riguardava la non coincidenza del sindaco della città metropolitana con il sindaco del comune capoluogo", ha detto il presidente di Sala D'Ercole.

La riforma che ha mandato in soffitta le ex Province. La Sicilia ha ignorato la "Delrio". Per questo motivo, tra pochi giorni Palazzo Chigi impugnerà la norma che ha dato vita ai Liberi consorzi.

"C'è da chiedersi - ha detto Ardizzone - perché è venuta fuori a due giorni dalla commemorazione di Paolo Borsellino un'intercettazione che oramai sappiamo essere inesistente".

Colpi di spada tra due senatori leghisti e il presidente dell'Ars sui 300 milioni che Roma intende dare al governo regionale per chiudere il bilancio. "Basta con i regali di Natale, quei soldi servono per riparare i danni del maltempo", dicono dal Veneto. La replica: "Superati i limiti, quei soldi ci appartengono".

Conferenza stampa al Castello della Zisa per festeggiare la vittoria di Bonn. Orlando: "Già avviati contatti con tutti i siti del mondo, domani la prima riunione del comitato di pilotaggio". Ardizzone: "Via l'asfalto da piazza del Parlamento".

Il presidente dell'Ars Ardizzone: "Il governatore ha reso la Regione più debole nei confronti dello Stato. Il governo non ha una regia politica e non viene più visto come un interlocutore credibile. Ogni assessore va per conto suo. Leotta vuole dimettersi? Lo capirei benissimo. Adesso si approvi la riforma delle Province, o è meglio andare tutti a casa".