di ROBERTO PUGLISI Nella sua umanità crollata, Bernardo Provenzano si vede per ciò che è, con esattezza, nel traguardo verso cui si è consapevolmente indirizzato: un uomo che si congeda, tra gravissime sofferenze di fisico e di spirito, senza mani da stringere.

Il mistero si infittisce. Un pentito racconta che in alcune ville di Casteldaccia, all'inizio degli anni Novanta, si svolgevano summit alla presenza di Bernardo Provenzano. Sono le stesse ville davanti a cui sono stati visti per l'ultima volta Salvatore Colletta e Mariano Farina, i due ragazzini scomparsi ventuno anni fa.

Il gup di Palermo Piergiorgio Morosini, che celebra l'udienza preliminare sulla trattativa Stato-mafia, ha sospeso il procedimento a carico del boss per "momentanea incapacità" dell'imputato. La decisione del giudice non comporta lo stop definitivo del procedimento. Intanto, il capomafia ha lasciato il reparto detentivo ospedaliero ed è stato trasferito nel carcere di Parma.

Da alcuni mesi non si hanno più notizie di Carmelo Bartolone. Ha finito di scontare una condanna a sette anni e mezzo. Faceva parte dello scacchiere di uomini a disposizione del padrino corleonese.

Bernardo Provenzano è stato ricoverato d'urgenza per un malore nell'ospedale di Parma. Lo rendono noto i suoi legali. Il padrino corleonese ha perso i sensi ieri sera intorno alle 19. Non mangia e non si cura

Ecco gli scritti del boss corleonese che hanno spinto il gip a chiedere un accertamento sulle condizioni di salute.

Era accusato di tentata estorsione aggravata. Ma, in appello, il boss Bernardo Provenzano è stato assolto.

Era accusato di tentata estorsione aggravata. Ma, in appello, il boss Bernardo Provenzano è stato assolto.

Sulla vicenda delle visite in carcere a Provenzano di Sonia Alfano e Giuseppe Lumia, interviene Antonio Ingroia: "Polemiche singolari".

Sulla vicenda delle visite in carcere a Provenzano di Sonia Alfano e Giuseppe Lumia, interviene Antonio Ingroia: "Polemiche singolari".

Il procuratore di Palermo Francesco Messineo e l'aggiunto Ignazio De Francisci hanno interrogato a Roma Vittorio Crescentini, il commercialista che ha bussato alle porte della procura nazionale Antimafia per trattare la resa di Bernardo Provenzano.

Il procuratore di Palermo Francesco Messineo e l'aggiunto Ignazio De Francisci hanno interrogato a Roma Vittorio Crescentini, il commercialista che ha bussato alle porte della procura nazionale Antimafia per trattare la resa di Bernardo Provenzano.

Da S in edicola. Nel covo di Provenzano c'era un calendario aggiornato al mese prima. E nella presunta trattativa con Vigna per la consegna del boss erano stati chiesti in cambio 30 giorni di silenzio. È solo un caso?

Da S in edicola. Nel covo di Provenzano c'era un calendario aggiornato al mese prima. E nella presunta trattativa con Vigna per la consegna del boss erano stati chiesti in cambio 30 giorni di silenzio. È solo un caso?

Un appunto sequestrato al giornalista Guglielmo Sasinini, risalente al '96-'98 parla già di trattativa. La chiusura della supercarceri di Pianosa e l'Asinara. La morte di Ciancimino e il misterioso personaggio che si offre per trattare la resa di Bernando Provenzano.