La dirigente generale Corsello un anno fa bloccò la cessione del grosso ente al consorzio Cerf. Si ferma così anche la riassunzione di 400 lavoratori. Uno stop illegittimo, secondo i giudici del Tar. Adesso l'amministrazione dovrà reperire 32 milioni. Che si aggiungono ai 16 milioni da restituire ad altri enti vincitori di ricorsi. E potrebbe non finire qui.

Nel corso di una riunione presso il Ministero dello sviluppo economico, la Regione ha comunicato la sua contrarietà all’operazione. Alla base della decisione, un parere dell'Avvocatura dello Stato. I sindacati insorgono: "Licenziamenti in vista per 408 lavoratori"

Gli amministratori del mega ente di formazione: "Il dipartimento Formazione ha chiesto all'Avvocatura uno strano parere legale, che rischia di mandare in fumo tutto il nostro lavoro. E di costringere il consorzio a licenziare le persone appena assorbite".

L'ente è stato venduto al Cerf. Ma nel frattempo si sono interrotti i corsi di Formazione e non è chiaro chi potrà portarli avanti. Dubbi sul futuro dei lavoratori e anche degli allievi. Il capodipartimento Corsello convoca urgentemente i commissari straordinari: "Vogliamo vederci chiaro".

Sono 195 i lavoratori che hanno fatto ricorso, vincendolo, contro il licenziamento. Il tribunale ha disposto il ritorno al lavoro e il riconoscimento degli arretrati. Ma nessuno di loro ha visto un soldo. Per l'Inps, però, formalmente sono stati riassunti: così l'ente previdenziale ha chiesto indietro le somme erogate come sussidio per la disoccupazione.

Sotto accusa anche le procedure seguite per la cessazione dell'attività e il passaggio del complesso aziendale a un altro ente di formazione, il Cerf.

Lo scorso agosto, la proposta di acquisto del consorzio è giunta 25 minuti dopo la scadenza del termine. Ma la cordata siculo-romana è rientrata in corsa e nelle scorse ore ha formalizzato l'acquisto dell'ente. Mentre i lavoratori esclusi si preparano a protestare a Roma e di fronte alla Commissione europea.

Il deputato: "Indentiamo conoscere nel dettaglio a quali attività di gestione straordinaria siano ascrivibili le spese sostenute dal CEFOP in amministrazione giudiziaria nel corso degli ultimi mesi del 2013".

Tra ottobre e dicembre del 2013, oltre 160 mila euro sono andati allo stesso avvocato. Ed ecco spuntare carte prepagate, soggiorni in resort e una spesa di ventimila euro per la pubblicizzazione delle vendita dell'ente. Che sarà ceduto per diecimila euro. Ma presto riceverà 17 milioni.

La sentenza della sezione lavoro del Tribunale di Palermo è immediatamente esecutiva. La donna deve tornare in servizio all'ente di formazione professionale.

Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo dei lavoratori dell'ente di formazione.

Amara scoperta all'ente di formazione con sede a Palermo: negli anni precedenti all'amministrazione giudiziaria i soldi per il trattamento di fine rapporto non sono stati versati. Si muove la magistratura. A Messina già aperta un'inchiesta per truffa.

La risposta ai lettori.

Il tirbunale del Lavoro di Palermo ha considerato illegittimo il licenziamento di un gruppo di dipendenti e disposto il loro rinentro a lavoro. Intanto, il legale dei lavoratori e un sindacato attaccano: "Illegittima la vendita dell'ente".

Sono circa cinquanta i dipendenti dell'ente di formazione professionale, che da stamattina si trovano in sit-in davanti all'assessorato.