Il presidente della Regione ha incontrato il sottosegretario Gianclaudio Bressa che ha posto la questione del voto ponderato. Mercoledì previsto un nuovo vertice. Si va verso il congelamento delle elezioni.

La legge passa con 36 voti favorevoli. Crocetta ringrazia l'Aula. Cracolici: “Guai a far passare questa legge come una mancata riforma per il fatto che non ha attribuito corrispondenza tra il sindaco del capoluogo e quello della Città metropolitana".

Alcune richieste di passaggio da un Consorzio a un altro sono state respinte dall'assessorato: in molti casi mancava la "continuità territoriale".

Nel corso del convegno su "La costruzione della cittá metropolitana di Catania", insieme al ministro Lanzetta, Bianco ha lanciato un appello: "L'Ars recepisca la legge Delrio".

All’incontro anche il presidente della prima commissione affari istituzionali all’Ars, Antonello Cracolici:“Siamo di fronte a una riforma di sistema che va affrontata in una logica complessiva e il Partito Democratico è l’unica forza politica in grado di farlo”.

Santo Primavera: "Rimanere con Catania è un sicuro vantaggio". In totale disaccordo il deputato regionale Nicola D'Agostino: "Legge concepita a tavolino".

In queste ore Carmelo Aronica sta verificando la legittimità costituzionale della riforma. E i dubbi non mancano. Messi nero su bianco da politici e giuristi che hanno inviato ricorsi e memoriali al Prefetto. Ecco i punti deboli del disegno di legge che dovrebbe portare ai liberi consorzi.

Ieri l'iter del ddl si era fermato sull'articolo che prevede il trasferimento delle funzioni ai nuovi enti. Il governatore ha incontrato gli esponenti degli altri gruppi parlamentari per una "mediazione". E ha presentato una nuova versione della norma, approvata. Adesso manca solo il voto finale, previsto per martedì.

Dopo l'approvazione, ieri, dell'articolo che istituisce le nuove aree metropolitane, si è tentato di trovare una mediazione sugli emendamenti agli ultimi due articoli della legge. Ma sulle funzioni da assegnare a Consorzi e Città metropolitane si è scatenato lo scontro e l'opposizione ha protestato contro una proposta di modifica fatta dalla Prima commissione. L'aula è stata rinviata a oggi.

Approvato l'articolo 7 che istituisce il nuovo ente. Rispolverata l'idea di "area metropolitana", vecchia di quasi vent'anni. L'ok arriva anche grazie all'appoggio del Movimento cinque stelle e degli alfaniani. Crocetta: "L'impalcatura delle legge ha retto. Certamente ho dovuto mediare. Ma rivendico il fatto di essere un politico pronto a cambiare idea".

Il presidente della Regione: "Interessa solo all'ex segretario del Pd". La replica: "Pensi meno ai talk show". Il governatore critica anche Orlando: "Cerca di distrarre dai problemi di Palermo che sta crollando".

Al momento del voto contro le città metropolitane, i deputati alleati di Crocetta in Aula erano 39. Ma i voti a sostegno del governo sono stati 34. Ecco chi era presente al momento della votazione e chi invece era assente o non è riuscito a votare.

Il governatore durissimo dopo il voto di ieri: "Qualche deputato vuole usare il tema delle Province come moneta di scambio. Non capisco né i grillini né il centrodestra: Alfano non è un alleato del Pd a Roma? Il voto segreto è inaccettabile, ciascuno ci metta la faccia. Così non si può andare avanti". E' terminato il vertice. La maggioranza vuole ricompattarsi.

“La Sicilia – ha detto Bianco - per una volta, aveva l'occasione di varare un provvedimento innovativo e invece l'ha perduta in maniera incredibile e sulla base di ragionamenti assolutamente inconsistenti".

Il sindaco di Palermo: "L'Ars cancella le città metropolitane, dimostrando di essere indietro nel tempo e tagliando fuori quasi tre milioni di siciliani dalle possibilità che questa nuova forma istituzionale offre".