Ecco cosa è successo.

Secondo la Procura due dipendenti dell'Irsap avrebbero organizzato una campagna diffamatoria contro Alfonso Cicero.

Sentenza ribaltata. Il direttore: "Profonda amarezza personale e professionale".

Un dirigente e un funzionario dovranno risarcire l'ex presidente dell'Ars.

In ballo c'erano alcune lettere considerate diffamatorie.

La lite del tecnico del Napoli con Mancini e una frase ritenuta diffamatoria da un esponente Dc.

La difesa: "Va assolto". Il giudice di pace deciderà il 3 novembre.

Il settimanale fa appello: "Certi della bontà del nostro lavoro". Pm aveva chiesto l'assoluzione.

'Scripta manent' anche se le pagine sono virtuali. L'episodio è del 2010.

Il professionista alle dipendenze del Comune ce l'aveva con il militare che lo aveva multato.

Il verbale dell'ex boss di Altofonte potrebbe entrare nella causa per diffamazione intentata dal capo dello Stato.

Dopo tre anni e mezzo di processo il giudice dà ragione a Lino Buscemi (nella foto) che aveva aspramente criticato l'ex senatore Salvo Fleres.

L'ex vice sindaco di Salemi, comune trapanese allora guidato dal noto critico d'arte, aveva avuto un duro scontro verbale con alcuni agenti di polizia municipale. Che l'avevano denunciata per diffamazione.

Il processo nasce da una citazione per danni (la richiesta è di 250 mila euro) avanzata nel 2009 dall'attuale presidente della Repubblica e dai figli di Piersanti Mattarella nei confronti della Longanesi e di Alfio Caruso, autore nel 2000 di una storia della mafia, "Da cosa nasce cosa".