Il premier uscente Mario Monti parla della caduta del governo Berlusconi e sottolinea l'importanza di aver dovuto fare scelte difficili, ma per il bene dell'Italia. Per Monti " se c'è identità di obiettivi con la coalizione di sinistra i metodi per raggiungerli sono inconciliabili". I moderati, secondo il professore, non riescono a riconoscersi nel Cavaliere. Secondo Monti, inoltre, saranno molti gli elettori di Grillo che potrebbero votare per "un vecchio e grigio professore".

Il sondaggio Demopolis per la Sicilia. Molto alta la percentuale degli indecisi. I grillini avrebbero una percentuale superiore anche alla media nazionale. Le combinazioni al Senato.

"E' un risultato storico che segnerà il passo per le prossime elezioni nazionali" ha detto Giancarlo Cancelleri deputato regionale del Movimento cinque Stelle. "Siamo la prima forza politica siciliana - ha detto - e abbiamo sbaragliato i due maggiori partiti nazionali. Niente alleanze, valuteremo giorno dopo giorno".

Tagli agli stipendi e partecipazione nella gestione della spesa della Regione. Ecco i primi provvedimenti che i 15 deputati del Movimento a 5 Stelle presenteranno all'Ars. Cancelleri risponde a Crocetta: "Ok alle alleanze di volta in volta. Se ci saprà sedurre sui contenuti dei provvedimenti li approveremo, altrimenti no".

Rinunceranno a una parte dello stipendio e chiederanno la riduzione di quello di tutti gli altri onorevoli. Loro però, non chiamateli così. A dirlo sono i nuovi deputati del Movimento a 5 Stelle, il partito più votato sull'isola. A rispondere alle domande dei giornalisti a Palermo, alcuni dei 15 grillini che saliranno a palazzo dei Normanni.

I commenti dal comitato palermitano di Rosario Crocetta a partire dai primi risultati di queste elezioni regionali. "Ha vinto l'idea che la protesta deve orientarsi alla progettualità" ha detto Beppe Lumia, senatore Pd. Gli ha fatto eco Mariella Maggio, segretario regionale Cgil: "La sua auto candidatura e la sua proposta hanno vinto su una sinistra bloccata al contraddittorio". "Rosario - ha commentato infine il senatore Gianpiero D'Alia - è la persona giusta per cambiare l'immagine della nostra terra".

L'ex capogruppo del Pd all'Ars è entusiasta della vittoria del candidato del centrosinistra.

Il segretario del Pdl in conferenza stampa a Roma: "Ripartire dal 25 per cento di Musumeci"

Gli scrutini devono ancora terminare, ma Rosario Crocetta, il candidato alla presidenza della Regione Siciliana di Pd e Udc è stabilmente in testa da qualche ora. All'arrivo al suo comitato di Palermo la folla lo chiama già "presidente". Lui prende in mano un megafono, il simbolo della sua campagna elettorale, e parla già del suo primo giorno da governatore.

"In queste elezioni in cui è prevalso il dato forte dell'astensione chi ha vinto non è legittimato" dice il dimissionario presidente della Provincia di Catania.

Il presidente uscente si consola festeggiando i suoi 62 anni con la probabile elezione del figlio Toti e commenta positivamente il 9 percento ottenuto dal suo partito. Non è sorpreso dalla vittoria di Crocetta, ma si dice meravigliato dall'exploit del Movimento cinque stelle.

Cancelleri conferma a Palermo l'exploit del Movimento cinque stelle: al momento, è lui il più votato. Francesco Cascio si conferma il più quotato nel Pdl, mentre nel Pd c'è grande bagarre: ottimo exploit di Ferrandelli, davanti a Lupo e Cracolici. La Torre (Udc) potrebbe precedere Dina e Lentini.

Il candidato di Pdl e Pid Nello Musumeci ha dichiarato: "Io non sono ricattabile da nessuno ed è per questo che Crocetta, il Pd e adesso anche l'Mpa mi remano contro". Poi lancia l'appello agli elettori: "La gente saprà scegliere tra chi dovrà cambiare il passo della politica regionale e chi ha ridotto la Sicilia a pezzi, condannando i nostri giovani a fare gli eterni donatori di sangue in un mercato nero"