Il dirigente di Ematologia del Vittorio Emanuele condannato a 6 anni per violenza sessuale sostiene di essere vittima di un errore giudiziario: “Ho applicato le procedure previste dai maggiori scienziati a livello mondiale, il giudice non ne ha tenuto conto”. Gli fa eco il legale Carmelo Calì: “Abbiamo la certezza dell'assoluta correttezza del nostro assistito”. LE ACCUSE