Il Primo maggio si mangia, ci si trastulla, si spettegola e si disquisisce su quanto poco il caro Letta alletti. È il giorno in cui chi lavora rientra in pace con se stesso e con il cosmo. Ed è il giorno in cui tutti quelli che già normalmente non fanno niente possono continuare a non fare niente, solo senza la carogna del senso di colpa.