Al mercato di Piazza Carlo Alberto e alla Pescheria il 71% dei commercianti non rilascia lo scontrino fiscale. Accertate 54 violazioni e alcuni casi di imprenditori sconosciuti al Fisco

Giuseppe Graziano Bianco, 33 anni, originario di Licata e in servizio al nucleo di Polizia giudiziaria della Procura di Gela (Caltanissetta), avrebbe chiesto 60 mila ad un imprenditore per insabbiare alcune indagini. Due settimane fa è stato condannato a tre anni. Ecco, in esclusiva, il video che lo ha inchiodato.

Il video che inchioda Giuseppe Graziano Bianco, il finanziere in servizio al nucleo di polizia giudiziaria della Procura di Gela, condannato per corruzione.

La Guardia di Finanza ha scoperto una truffa ai danni dell'Inps da parte di un'anziana donna di 73 anni. La donna fingeva da anni di essere cieca. L'anziana è stata ripresa mentre giocava tranquillamente a carte.

Con l'approssimarsi delle festività natalizie si intensifica il mercato delle griffe false e di cd e dvd pirata. Centinaia i capi di abbigliamento e gli oggetti di pelletteria, pronti ad essere immessi sul mercato, scoperti dalle fiamme gialle.

Tre dei finanzieri sono stati ricoverati all'Ospedale di Caltagirone. Uno di loro è stato colpito con un tombino alla testa. Lo scontro è stato causato per contrasti sulla concessione di rifugiati politici.

Blitz anti-evasione da parte dei militari della Guardia di Finanza tra i mercati del centro storico: la maggior parte dei soggetti sottoposti a controllo non avrebbe presentato le dichiarazioni fiscali annuali, risultando pertanto completamente sconosciuto al Fisco e dunque evasore totali.

Avrebbe chiesto tangenti per insabbiare l'inchiesta su un imprenditore. Giuseppe Graziano Bianco, 33 anni, finanziere originario di Licata e in servizio al nucleo di Polizia giudiziaria della Procura di Gela (Caltanissetta), è stato condannato a tre anni per concussione.

Una storia comune. Un matrimonio in crisi a causa del marito che continua a perdere soldi ai videopoker. La donna, disperata, si rivolge alla Guardia di Finanza. Scattano i controlli al circolo vicino e i militari scoprono che l'uomo perdeva non per sfortuna, ma perchè le macchinette erano illegali. Videogiochi sequestrati e proprietario denunciato.

Nel corso dell'ultimo weekend la guardia di finanza ha controllato 218 attività commerciali a Palermo e provincia. Nel capoluogo si raggiunge una percentuale di violazioni pari al 45%. Multe per 730 mila euro.

L'organizzazione aveva base nel capoluogo ma coinvolgeva cittadini romeni, africani e asiatici e aveva ramificazioni internazionali per carpire sul web codici di carte di credito. Danneggiate per oltre 10 milioni di euro numerose compagnie di navigazione e di trasporto aereo e ferroviario.

La merce è apparsa contrassegnata con il logo della marcatura “Ce” illecitamente riprodotto ed inoltre era priva di ogni documentazione utile a ricostruirne la provenienza.

Le fiamme gialle hanno fermato ieri nei pressi del porto di Palermo un camionista agrigentino. L'uomo nascondeva un'arma, con la matricola abrasa, e due scatole di munizioni in un vano del proprio tir.

Le fiamme gialle su disposizione della Procura hanno ispezionato diverse aziende operanti nel settore della commercializzazione del pistacchio. L'operazione ha portato al sequestro di 3,5 tonnellate di prodotto e alla denuncia dei responsabili degli stabilimenti.

Una vera e propria santa barbara di fuochi d'artificio illegali scoperti dalla Guardia di Finanza: in manette un pregiudicato che ha messo a serio rischio l'incolumità dello stabile a tre piani dov'erano occultati i botti.