Dopo due anni di indagini della procura, della squadra mobile di Palermo e del commissariato di Termini Imerese, gli inquirenti hanno ricostuito il nuovo organigramma della famiglia mafiosa di Caccamo. A capo ci sarebbe il Giorgio Liberto, ex braccio destra di Nino Giuffrè, poi succesivamente 'posato' perché ritenuto coinvolto nell'omicidio del candidato sindaco Domenico Geraci. Dalle indagini emergono gli affari negli appalti e l'infiltrazione nell'amministrazione comunale, dove un assessore sarebbe stato "a disposizione"