Così il procuratore di Palermo che ha commentato l'inchiesta della Dia.

La "fotografia" della criminalità organizzata fatta dal procuratore di Palermo.

Il procuratore di Palermo è il primo per anzianità.

La nomina dei nuovi aggiunti cambia il volto dell'ufficio. C'è anche chi disse "no" alla Trattativa.

Il procuratore di Palermo: “Limitare l'impegno politico”. Lari: “Rispetto per i pm che indagano sulle stragi”. A Messina le toghe lasciano l'aula.

I colleghi del procuratore, seppure anziani ed esperti, devono chiedere il permesso al capo.

"C'è stata una sorta di autoattribuzione di 'patenti' antimafia".

Il Consiglio di Stato ha motivato la sospensione dell'esecutività della sentenza del Tar con la "prevalente necessità di garantire la funzionalità dell'ufficio giudiziario, mantenendo integra la situazione esistente".

L'appello al Consiglio di Stato contro la sentenza con cui il Tar del Lazio ha annullato la nomina di Francesco Lo Voi a capo della procura di Palermo.

"L'indagine dei carabinieri conferma la perdurante presenza sul territorio dell'associazione mafiosa, la sua capacità di adattarsi a nuove situazione e la sua flessibilità". Lo ha detto, in conferenza stampa, a proposito dell'ultimo blitz dell'Arma, il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi (nella foto).

Giovanni Legnini, vicepresidente dell'organo di autogoverno della magistratura: "E' nostra intenzione difendere la nostra autonomia di valutazione".

LA DECISIONE CHOC. Accolti i ricorsi proposti dai procuratori di Caltanissetta Sergio Lari e di Messina Guido Lo Forte. I giudici amministrativi hanno condannato il Csm a pagare le spese di giudizio per complessivi 3000 euro.

"E' un fatto davvero terribile quello che è accaduto in mare nel Canale di Sicilia - dice il procuratore di Palermo -. Certo, se quello che emerge dalle prime indagini e dai racconti sei superstiti dovesse essere accertato, tutto questo getterebbe una luce nuova, particolare sulla pericolosità di certi arrivi".

Il procuratore di Palermo: "Fa riflettere che a Contrada sia stato riconosciuto, e pure in quantità decisamente inferiore rispetto alla sua richiesta, soltanto il risarcimento dei danni morali, mentre è stata completamente rigettata la richiesta di risarcimento dei danni materiali legati alla sua vicenda giudiziaria".