L’incontro di venerdì è stato proficuo, le due realtà hanno gettato le basi per una collaborazione come testimonia il pranzo che si è svolto ieri alla presenza del commercialista Termini. L'unico ostacolo riguarda il bilancio, recentemente rigettato dalla Camera di Commercio.

Le due diverse proposte per rilanciare il calcio in riva allo Stretto cercano un accordo per giungere a una forma di collaborazione per rilevare il sodalizio attualmente guidato da Lo Monaco. Possibile ripescaggio: si discute di un abbassamento dei costi per poterlo richiedere.

La cordata raggruppata da Arturo Di Napoli e il progetto dell'organo di rappresentanza delle imprese provano a trovare un'intesa per unire le forze. Mentre nel frattempo Lo Monaco incontra un terzo interlocutore top secret a Milano. Prime indiscrezioni sul bilancio: aumentano i debiti del club.

Dopo la cordata riunita intorno al vessillo giallorosso da Arturo Di Napoli, a gettare la maschera è l'organo di rappresentanza delle imprese del capoluogo peloritano. Si punta a un recupero del Celeste, con l'obiettivo di vincere il torneo di D pur verificando le effettive possibilità di una riammissione in Lega Pro.

Ore decisive in riva allo Stretto: possibile una cessione, parziale o totale, del club. Lo Monaco potrebbe rimanere come responsabile del settore tecnico. Si cercano soluzioni in grado di rilanciare il calcio cittadino.

Dopo l'annunciata iscrizione al primo torneo dilettantistico, torna a regnare il silenzio in casa giallorossa. Si lavorerebbe a costruire una squadra pronta a riconquistare la vetrina professionistica, mentre perdono quota le ipotesi di un ripescaggio o di una riammissione.

La giornata cruciale potrebbe essere quella domani, con il 10 luglio indicato come termine ultimo per l'iscrizione al prossimo Campionato di Serie D: questo passaggio potrebbe essere ufficializzato nelle prossime ore.

Le ultime dichiarazioni di Tavecchio, che non intende rinviare la data d'inizio del campionato di Lega Pro, ostacolano i tentativi di ripescaggio dei peloritani, ancora coinvolti anche nell'operazione "I treni del gol". E il patron non parla.

Non tutti i tifosi della formazione peloritana si scagliano contro Lo Monaco, anche se per accogliere delle novità sul fronte societario bisognerà attendere l'esaurimento della vicenda legata a Messina-Ischia, match finito al centro dell'operazione "I treni del gol".

Con una lettera apparsa in rete, i sostenitori della formazione peloritana suggeriscono nuovamente al patron di andare via e di consentire all'amministrazione e a eventuali nuovi acquirenti di far ripartire il calcio in città.

La pazienza della tifoseria peloritana nei confronti dell'attuale patron è ormai finita da un pezzo. Nel frattempo prosegue la linea difensiva dell'ex dirigente del Catania e degli altri membri del club, coinvolti nell'operazione "I treni del gol".

Clima di tensione e fibrillazione in casa peloritana, in attesa degli interrogatori ai vertici del club per l'inchiesta "Treni del gol". La società iscriverà la squadra al torneo di serie D, l'eventualità di un ripescaggio verrà considerata in un secondo momento.

Il legale dell'ormai ex patron del Catania ha consegnato le carte in Tribunale. E spuntano alcuni contatti telefonici tra il presidente e il direttore sportivo del Messina, in merito alla gara contro l'Ischia, anch'essa finita nel mirino della magistratura.

Lo Monaco, Failla e Ferrigno i nomi emersi dall'inchiesta che potrebbe dare il colpo di grazia alle speranze di futuro del calcio peloritano. In forte dubbio, a questo punto, l'eventualità di un ripescaggio in Lega Pro.

Il patron in carica manterrà la promessa e iscriverà la squadra al torneo di serie D. Ma c'è ottimismo sulle possibilità di un ripescaggio nel terzo campionato nazionale. Magari con l'eventuale ingresso in società di nuovi soci: si fa il nome dell'immobiliarista Saccà.