Oggi il summit tra il governatore e i vertici del partito. Ma resta il nodo dei posti in giunta per i cuperliani.

"Lo spoglio per i ballottaggi sta confermando il risultato positivo di due settimane fa". Le parole del segretario regionale del Pd.

La Cassazione ha dichiarato "inammissibile" il ricorso della difesa di Antonino Speziale, l'ultrà catanese condannato per l'uccisione dell' ispettore Filippo Raciti.

Il governatore: "Con Guerini, Raciti e Faraone abbiamo parlato di programmi e riforme. Non ho mai chiuso all'ingresso dei cuperliani in giunta. Ma di rimpasti generalizzati non se ne parla. Non farò come Lombardo, che in una legislatura ha nominato 60 assessori”.

La nota di Piero David e Antonella Monastra, rispettivamente coordinatore e portavoce dell'area Civati in Sicilia.

Nella sede del partito si riuniscono il segretario regionale e i big delle diverse aree. "Siamo all'ultimo appello: serve una svolta vera, reale". Il presidente: "L'assenza in giunta dei cuperliani è un limite. Parliamone. Ma nessuno pensi di potermi commissariare".

Intervista al renziano parlamentare del Pd: "Basta con i vecchi schemi, non ne possiamo più di sentir parlare di poltrone. Il segretario la smetta di fare il capocorrente, è ora di cambiare passo: ne tragga e dovute conseguenze".

Intervista a Gianpiero D'Alia: "Basta con questo stillicidio di polemiche”. Il centrodestra? "Premiato chi ha cambiato il gruppo dirigente"

Il segretario dei democratici: "O il governatore si impegna a ricucire col partito, o le nostre strade si separeranno. La gente non lo ama più, se ne renda conto". Gucciardi: "Il fallimento del presidente sarebbe anche il nostro fallimento".

I due esponenti democratici non nascondono la loro soddisfazione per il trionfo alle Europee.

Raciti: "Inaccettabile l'attacco del governatore a due candidati del suo partito. Il presidente ha paura: è fallito miseramente il suo tentativo di rendere il Pd subalterno a lui. Adesso vuole mandare all'aria tutto, anche delegittimando moralmente chi non la pensa come lui".

ll padre dell'ultrà sostiene che "la dicitura 'Speziale libero' sulla maglietta del tifoso napoletano" è la "semplice esternazione di un pensiero, condiviso da milioni di italiani". AGGIORNAMENTO. Marisa Grasso, attraverso il quotidiano Il Tempo, risponde: "A questo punto seguirò le vie legali per ottenere il risarcimento, per i miei figli, per la polizia e la giustizia".

"Non ho mai confessato un omicidio che non ho commesso".

Sdegno da parte di Marisa Grasso, vedova dell'ispettore capo Filippo Raciti, morto il 2 febbraio del 2007 nello stadio di Catania, che ieri sera ha visto il capo ultras Genny detto 'a Carogna', con la scritta nella maglietta 'Speziale libero'. Chiamate da parte di Alfano, Renzi e Grasso.