La prima palestra del calcio meridionale fu, è e sarà la strada. Quando io ero piccirìddo, non esisteva ancora l’asfalto nel mio quartiere. Si giocava sulla terra battuta. Il piede s’aveva a inzignàri le asperità del terreno, le irregolarità del rimbalzi del pallone. Non si simulava mai. Cadere significava sminchiarsi ginocchia, gomiti, palmi delle mani […]