Polemiche sulle norme della manovra che riguardano le Partecipate. Il governatore: "Occorre verificare se esista veramente una maggioranza per governare all'insegna della trasparenza e senza cedere alle lobby". Votata l'apertura dei lidi balneari  tutto l'anno: "Incrementerà il turismo". Salta la tassa sugli aeroporti.

Analisi della “requisitoria” sui conti di Sicilia e-Servizi dell'ex magistrato: un po' amministratore, un po' procuratore, un po' politico.

Il giudice non ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri di chiudere il caso che coinvolge il governatore, l'ex magistrato Ingroia e gli ex assessori che diedero il via libera alle assunzioni nella partecipata regionale.

Per la seconda volta la procura chiede di chiudere il caso.

La vicenda in primo grado si era risolta con un proscioglimento nei confronti del governatore Rosario Crocetta, dell'ex commissario e ora amministratore Antonio Ingroia e di alcuni ex assessori, tutti chiamati in causa per la vicenda relativa alle assunzioni di personale.

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Sicilia e-Servizi, relativa all'articolo pubblicato da Livesicilia sugli enti "risorti". La replica della redazione.

L'ultimo spreco della Regione siciliana si chiama Sitar (Sistema informativo telematico degli appalti regionali). Doveva essere una piattaforma per la vigilanza sulle gare pubbliche ed invece Sicilia e-Servizi non è riuscita a realizzarla. Risultato: i controlli restano al palo. E dire che "bastava" prendere in prestito, a titolo gratuito, un programma dalla Toscana.

Il pm più in vista del processo sulla Trattativa che puntò il dito contro i potenti oggi si accontenta di un incarico di sottogoverno a Sicilia e-Servizi. Amico del discusso medico Tutino, dopo essere stato nominato da Crocetta per "meriti antimafia"  rimprovera a Lucia Borsellino: "Con quel cognome ha sbagliato a entrare in giunta". La replica del portavoce di Ingroia: "Mai incarichi politici, ma ruoli istituzionali".

Gli ex assessori regionali Antonino Bartolotta e Ester Bonafede sono stati sentiti oggi pomeriggio dal pm Maria Teresa Maligno per riferire sulla vicenda delle assunzioni in Sicilia e-Servizi.

A 8 giorni dalla scandenza dei contratti, i dipendenti della società protestano e minacciano l'interruzione di servizi essenziali. Ma proprio per quelle assunzioni il governatore e Ingroia sono attualmente indagati. Un mese fa, a staccare la spina al sistema informatico furono le aziende che facevano parte della spa e oggi rivendicano crediti milionari.

Già da qualche ora è bloccata l'attività dell'anagrafe regionale ma soprattutto il pagamento dei ticket.

Ieri i magistrati hanno interrogato il governatore, oggi è toccato all'ex pm. L'indagine ruota attorno alle assunzioni nella partecipata, già finite al centro di un procedimento della Procura contabile. Due giorni fa, le spa formalmente "estromesse" dall'azienda, hanno causato un black out informatico. Dopo un anno e mezzo, le "chiavi" le hanno ancora loro.

Stavolta niente visita per denunciare qualcuno o qualcosa, ma una convocazione per essere interrogato. Il governatore ha risposto per più di un'ora alle domande dei magistrati di Palermo nell'ambito delle indagini sulle assunzioni nella società partecipata della Regione.

Gli ex soci dell'azienda adesso completamente pubblica rivendicano il pagamento di alcuni progetti. Così, il sito ufficiale dell'amministrazione regionale domenica sera è stato oscurato proprio nelle ore delle Amministrative. Caos anche all'anagrafe e ai Cup (i Centri per le prenotazioni sanitarie). Ingroia: "Irresponsabili". Nel pomeriggio di oggi la situazione è ritornata alla normalità.