Molto partecipato il convegno organizzato dal Tavolo per le Imprese focalizzato sulla creazione di un unico sistema portuale della Sicilia orientale, che possa creare ricchezza.

"Le infrastrutture in Sicilia - afferma Giuseppe Ursino  (nella foto) - sono da sempre considerate non un catalizzatore di ricchezza ma uno strumento politico". Quasi pronto un grande evento dedicato al porto di Catania. E sulla declassamento dell'aeroporto l'imprenditore si toglie un sassolino dalla scarpa.

“Molti editori ci chiedono di investire e non vogliamo sottrarci – spiega Giuseppe Ursino - ma la legge regionale rappresenta l’unico strumento di incentivazione agli investimenti nel settore. Perché non se ne parla più?”

Grande successo per il meeting promosso dal Tavolo per le imprese per avviare un confronto serrato e appassionante tra mondo accademico, imprenditori e governance della Sac sul ruolo strategico dello scalo catanese.

Tutto pronto per il meeting che si terrà alla presenza dei principali protagonisti della gestione dello scalo: "Sull'aeroporto si decide un pezzo di destino dell'economia dell'intera città”.

Un breve tour nella zona industriale di Catania: buche profonde, perdite d'acqua, discariche a cielo aperto... i problemi visibili però sembrano niente rispetto a quelli invisibili. Il Tavolo per le Imprese supera la denuncia e le polemiche e lancia una proposta.

L'addio polemico a Confindustria e l'adesione al Tavolo per le Imprese. L'imprenditore Giuseppe Ursino punta il dito contro quel clientelismo che ha "distrutto" Porto e Aeroporto.

Venerdì 24 maggio, nell’accattivante scenario della Joyà Academy, in Via Scuto Costarelli 26, si terrà il 1° Meeting sui media realizzato a Catania

Il candidato sindaco ha incontrato l'associazione che riunisce le imprese catanesi. Individuati gli obiettivi comuni, il turismo il più ampio terreno di confronto. Il rilancio dei Caffè concerto con una grande festa della musica che gli imprenditori finanzierebbero.

La storia di Mimmo Messina è il racconto di un imprenditore che ha deciso di rimanere libero nonostante una pistola puntata alla nuca. Nel 1992 i suoi estortori, dopo i suoi rifiuti, lo rapiscono e gli sparano. Vivo per miracolo, oggi con la sua pallottola ancora conficcata in una costola, attraverso l'impegno con il 'Tavolo per le imprese", porta ai giovani la sua testimonianza di legalità e lotta al crimine.

Secondo Caserta nessun sistema economico si può sviluppare in una realtà disgregata come quella del capoluogo etneo; oggi, invece, la strada indicata dalle agenzie internazionali è quella dell’Export.