I consigli della Polizia postale.

PALERMO – “Ho trovato questo video… mi sembri tu… vergognati”. Il messaggio che potete ricevere nella vostra posta di Facebook nasconde un virus. Il rischio di cascarci è grande, visto che a all’apparenza a scrivervi risulta essere un amico. C’è poi l’invito a cliccare sul video. Non fatelo perché sarete colpito dal virus che si […]

L'Organizzazione Mondiale della Sanità tranquillizza tutti.

Lo scenario è il solito: l'utente riceve sulla mail un messaggio su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link o un allegato a nome di banche, aziende, enti, gestori e fornitori di servizi noti. Cliccando sul link oppure aprendo l'allegato viene iniettato il virus.

Una scheda dell'ANSA spiega le vie del contagio.

Gli esami virologici specifici, al rientro di un italiano dal Brasile, hanno messo in evidenza la presenza di infezione da Zika virus.

Nei falsi siti si celava un pericoloso virus informatico che ha mietuto vittime tra privati cittadini e soggetti pubblici: la truffa consisteva nell'invio di e-mail, apparentemente inviate dalla società 'Enel Spa'.

Le numerose segnalazioni su questo nuovo virus hanno indotto la Polizia di Stato ad aumentare le misure di prevenzione attraverso ogni strumento utile a garantire la sicurezza di chi naviga in rete.

Il nuovo virus (parente della Sars) e la prima vittima in Europa.

La malattia che continua a fare paura, i vaccini, le terapie. E una ricerca.

La stessa Agenzia delle Entrate "raccomanda di non aprire il file, di non collegarsi al sito indicato nel testo della mail e di non utilizzare per nessun motivo il link presente nel messaggio".

Il corsivo. Ospite di 'Virus', Rosario Crocetta è apparso come un funambolo senza acrobazia, un giocoliere senza talento, mentre Nicola Porro si sistemava il ciuffo imbrillantinato. E Feltri assisteva alla catastrofe.

"Sarà una guerra lunga. in trent'anni l'unica cosa paragonabile è stato l'Aids".

Il virus arriva in America. Ma le autorità sanitarie minimizzano.

Più di cento morti in due giorni. Paura per la diffusione della malattia.