CATANIA – Continua la polemica sul taglio di 980mila euro di budget alle scuole per l’anno 2013. Se per il 2012 l’importo versato dalla Provincia regionale era pari 4.800.000,0 euro in favore del pagamento delle utenze scolastiche, con il piano di riequilibrio proposto dal Commissario Antonia Liotta a fronte del debito Ifi, e già deliberato dall’aula di Palazzo dei Minoriti, tale cifra sarà di 3.840.000,00 euro. Una riduzione di spesa del 20% in inferiore rispetto allo scorso anno. Ma non vuole creare allarmi l’Mpa Luca Marco, presidente della commissione consiliare Pubblica Istruzione e Solidarietà sociale: “Abbiamo chiesto ai dirigenti scolastici di razionalizzare la spesa – ha dichiarato a LiveSicilia Catania l’esponente autonomista – come del resto sta accadendo per tutti i settori della Provincia”.
Consigliere, qual è la verità sui tagli alle scuole?
La verità è di responsabilizzare in un certo qual modo le istituzioni scolastiche per quanto riguarda le utenze. Quindi, se prima era la Provincia che fronteggiava il pagamento delle spese, oggi si da un budget leggermente ridotto per incentivare appunto le scuole al risparmio. Risparmio che è ovviamente tra le direttive della spending review. Quindi saranno loro stessi che dovranno provvedere ai pagamenti. Quindi non c’è un vero taglio drastico, per come è stato detto in questi giorni, l’invito è ad effettuare un controllo oculato della spesa.
Il taglio di 980.000 euro sul budget alle scuole però esiste.
Sì, ma questa cifra, distribuita su 170 plessi, certamente avrà una incidenza irrisoria, e non sostanziale, rispetto a quanto si vuole far credere. Ma noi pensiamo, e ne siamo quasi certi, che se si fa una adeguata gestione delle utenze, questo ammanco non dovrebbe incidere più di tanto.
Ma quello che vogliono sapere prima di tutto i lettori, e soprattutto gli studenti, è se tornando a scuola vedranno mancare i riscaldamenti e l’energia elettrica?
Non verrà a mancare nulla se le istituzioni scolastiche gestiranno in maniera ponderata l’utilizzo di questi strumenti. Noi chiediamo soltanto di razionalizzare e risparmiare la spesa. Come de resto si sta già facendo in tutti i settori di questo Ente.