PALERMO- A prescindere dalla nota contrapposizione sulle persone migranti dopo la controversa ordinanza di chiusura degli hotspot del presidente Musumeci, qual è la situazione del Coronavirus in Sicilia? L’ufficio statistica del Comune di Palermo, puntualmente, compila il suo rapporto. Secondo quelle cifre, ci sono dati che fanno riflettere. La Sicilia è l’ultima regione italiana per numero di tamponi, rispetto ai residenti, mentre ha una non invidiabile posizione sui ricoverati in terapia intensiva. Non mancano gli aspetti positivi, ma si accendono delle spie che sarebbe il caso di valutare con attenzione. Ecco cosa si legge in quel rapporto.
Meno tamponi e meno positivi
“La Sicilia è, in rapporto alla popolazione residente, l’ultima regione per il numero di tamponi effettuati: 6570,6 ogni 100 mila abitanti, preceduta dalla Campania con 6643,2. Il dato medio nazionale è pari a 13293,2 tamponi ogni 100 mila abitanti. Il maggior numero di tamponi è stato effettuato nelle regioni del nord est e in Val d’Aosta: Provincia autonoma di Trento 32959,5 tamponi ogni 100 mila abitanti, Veneto 29612,6, Friuli Venezia Giulia 25197,0, Provincia autonoma di Bolzano 24335,9 e Val d’Aosta 19219,5.
La Sicilia è, in rapporto alla popolazione residente, la seconda regione con il minor numero di tamponi positivi: 80,6 ogni 100 mila abitanti, preceduta dalla Calabria con 72,3. Il dato medio nazionale è pari a 430,5 positivi ogni 100 mila abitanti, e nelle regioni più colpite si superano i 700 positivi ogni 100 mila abitanti: Valle d’Aosta 974,5; Lombardia 974,5; Provincia autonoma di Trento 927,1; Piemonte 744,0.
Nella settimana dal 17 al 23 agosto, in Sicilia si sono registrati 4,75 nuovi positivi ogni 100 mila abitanti. Il valore medio nazionale è pari a 9,01, e i valori più elevati si sono registrati in Veneto (15,18), Sardegna (14,77), Lazio (13,98) e P.A. di Bolzano (12,56). I valori più bassi si sono registrati in Calabria (2,58), Basilicata (3,05) e Val d’Aosta (3,19)”.
Meno morti e meno guariti
“La Sicilia è la terza regione con il minor numero di deceduti per 100 mila abitanti: 5,8 (meglio la Calabria e la Basilicata con 5,0). In questo caso il dato medio nazionale è pari a 58,8 deceduti ogni 100 mila abitanti, e in Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria si superano i 100 deceduti ogni 100 mila abitanti: rispettivamente 167,1, 116,5 e 101,7.
Il tasso di letalità (deceduti per 100 positivi) della Sicilia è pari a 7,1, valore che pone l’isola dietro al Molise (4,5), all’Umbria (4,9), alla Basilicata (5,6) e alla Calabria (6,9). La media nazionale è pari a 15,6 e i valori più elevati si registrano in Lombardia (17,1), Liguria (14,8), Emilia Romagna (14,4) e Marche (13,9).
Nell’ultima settimana in Sicilia la percentuale di guariti/dimessi sul totale dei positivi è passata dal 73,5% al 70,3%, valore più basso fra tutte le regioni e province autonome. La media nazionale è pari a 90,6 guariti/dimessi per 100 positivi, e il valore più elevato si registra nella P.A. di Trento con il 91,1% dei positivi già guariti o dimessi, seguita dalla Val d’Aosta con l’87,1%”.
I ricoveri in terapia intensiva
“In Sicilia i ricoverati in terapia intensiva sono l’1,1% degli attuali positivi, secondo valore più elevato dopo il 2,3% della P.A. di Trento. Il valore medio nazionale è pari allo 0,4%, e quattro regioni non hanno ricoverati in terapia intensiva: Basilicata, Molise, Sardegna e Val d’Aosta.
Gli attuali positivi (al netto cioè dei guariti e dei deceduti) in Sicilia sono pari a 18,2 ogni 100 mila abitanti. La media nazionale è pari a 30,6, e le regioni con i valori più elevati sono la Lombardia (57,3), l’Emilia Romagna (45,5) e il Veneto (40,5), mentre le regioni con i valori più bassi sono la P.A. di Trento (7,9), la Calabria (8,6) e la Val d’Aosta (8,8)”.