Tassa di soggiorno |C'è la bozza di regolamento - Live Sicilia

Tassa di soggiorno |C’è la bozza di regolamento

La Quinta commissione prepara la bozza per il regolamento sulla tassa di soggiorno, ma gli albergatori protestano: "Il settore è già in crisi, prima garantiamo i servizi".

FEDERALBERGHI: "PRIMA I SERVIZI"
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Il consigliere Idv Massimo Pullara

PALERMO – Anche Palermo, presto, potrebbe avere la sua tassa di soggiorno, ovvero un contributo richiesto ai turisti per migliorare i servizi della città. Una proposta che non è proprio una novità: l’iniziativa era già stata anticipata tempo fa dall’assessore al Turismo Francesco Giambrone e aveva scatenato le proteste degli albergatori. Ma, nel frattempo, l’iter è andato avanti: la Quinta commissione consiliare, infatti, ha elaborato una bozza di regolamento che è stata inviata all’amministrazione Orlando e che segna di fatto il primo passo verso l’istituzione della tassa di scopo.

“Tutte le città d’arte hanno istituito una tassa di soggiorno – spiega il consigliere Idv Massimo Pullara, che ha coordinato il lavoro di redazione della bozza in seno alla commissione – basti pensare a Venezia e Firenze, per non parlare delle metropoli estere, ma lo ha fatto anche San Vito Lo Capo. Affrontiamo un momento di crisi economica e si tratterebbe di una tassa che non grava sui palermitani ma di un contributo richiesto ai turisti, il cui ricavato andrebbe tutto per la risoluzioni delle criticità legate proprio al mondo del turismo”.

Il meccanismo è semplice: cinquanta o settantacinque centesimi a notte per ogni “stella” della struttura ricettiva, che il turista pagherebbe all’albergo che a sua volta girerebbe l’introito al Comune. “Dobbiamo ancora capire come far avvenire questi passaggi – precisa Pullara – ma di certo l’albergatore non rischia nulla: se il turista non paga, provvederà l’amministrazione a sanzionarlo. E comunque la tassa sarebbe imposta per un massimo di dieci giorni, quindi la cifra richiesta rimarrebbe molto bassa”. Secondo alcune stime, l’incasso annuo per piazza Pretoria potrebbe aggirarsi intorno al milione e mezzo di euro. “Finora alcune comuni sono stati citati in giudizio e sono stati condannati – conclude il consigliere – ma solo quando non si sono confrontati con le associazioni di categoria. Cosa che noi faremo al più presto”.

E proprio il mancato confronto è una delle cause della protesta degli albergatori. “Eravamo a conoscenza di questa bozza e ne avevamo parlato con l’assessore Giambrone – dice il presidente di Federalberghi Palermo, Nicolò Farruggio – ma avremmo preferito essere sentiti anche dalla commissione, per valutare insieme il gettito e i criteri di applicazione dell’imposta, che sarebbe comunque meglio chiamare contributo per non dare un’immagine troppo negativa. Comunque la si chiami, però, è innegabile che avrebbe un impatto negativo su un settore già in crisi in cui le tariffe sono state abbassate enormemente e si punta sul low cost. Ecco perché anche qualche euro fa la differenza”. Ma gli albergatori esprimono dubbi anche sugli eventuali investimenti del ricavato: “Chi decide come spendere i soldi? – si domanda Farruggio – ci vorrebbe una authority. Ma ribadiamo che imporre una nuova tassa ai turisti di una città che non offre servizi è assurdo, prima offriamo servizi e poi potremo chiedere soldi. E se proprio si vuole far cassa, si punti sulle crociere che sono mordi e fuggi e non lasciano niente alla città. Noi avremo comunque spese di carta in termini cartacei, di utenza e personale: almeno parte del gettito torni agli albergatori”.

Una proposta, insomma, che fa già discutere. “La questione è all’ordine del giorno ed è delicata – ammette l’assessore Giambrone – si tratta di una norma che non è stata ancora completamente recepita in Sicilia e questo ha comportato dei ricorsi. Nelle prossime settimane ci confronteremo con le categorie e con loro capiremo il migliore percorso e quante siano le possibilità di inserire la tassa già nel prossimo bilancio di previsione. Chi deciderà la destinazione del gettito? L’amministrazione che lo reinvestirà in servizi turistici e culturali. Ma comunque faremo tutto insieme alle categorie interessate”.

“Esprimo il mio totale dissenso con la decisione del Comune di tassare il soggiorno dei turisti – dice il capogruppo Udc Giulio Cusumano – i turisti vengono a Palermo senza che la città offra loro servizi decenti (difficoltà di spostamento per mezzi pubblici carenti, musei chiusi, strade sporche). Questa è una ulteriore batosta al settore del turismo in crisi da tempo e che da tempo cerca di attirare i turisti abbassando i costi, non aumentandoli”.

 


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