PALERMO- “Squadra che vince non si cambia”. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, al tavolo della conferenza stampa, replica così a chi gli chiede lumi sulla riconferma di Marco Betta, sovrintendente del Teatro Massimo, ripetendo quello che aveva detto poco prima ai cronisti. E, nella sala Basile di Villa Igiea, scatta l’applauso che si trasforma in ovazione.
L’appuntamento, stamattina, era stato fissato per presentare la stagione 2024-2025 del Teatro. Tuttavia, la prossima scadenza del mandato, all’inizio di agosto, di Betta era il convitato di pietra impossibile da eludere.
Il sindaco è andato dritto al punto. Ha espresso la sua posizione nel corso delle interviste. Ha suonato le stesse decise note davanti alla platea ufficiale: “Mi hanno insegnato che squadra che vince non si cambia. Dunque, per quanto riguarda questa parte della proprietà (il Comune, ndr) non trascurabile, l’indirizzo va in questa direzione”.
Un segnale chiarissimo nella partita che sarà giocata tra Roma e la Sicilia, tra il ministero della Cultura, il Comune e la Regione. La nomina spetta al Ministero, su proposta del consiglio di indirizzo che presenta una rosa di nomi.
Il consiglio è formato dal presidente della Fondazione, lo stesso sindaco, da un componente scelto dal Ministero, uno prescelto dal Comune, uno selezionato dalla Regione e un ‘misto’ gradito a tutti gli altri.
Un percorso laborioso, a tappe, quello della riconferma. Ma un politico prudente come Roberto Lagalla non si sbilancia, di solito, se non ha carte importanti in mano. Quell’applauso, dunque, assume già il gusto di una rinnovata investitura.
La nota del Teatro Massimo
Eros e Thanatos, motore creativo di gran parte del repertorio lirico, è anche quest’anno il tema che caratterizza il programma della stagione 2024-2025 del Teatro Massimo di Palermo (QUI IL PROGRAMMA COMPLETO). Un programma che raccoglie in sé spunti e ispirazioni nati nelle stagioni precedenti, e porta a compimento progetti, collaborazioni e visioni sull’arte e sulla nostra società che la Fondazione Teatro Massimo persegue da diversi anni.
“La nuova stagione del Teatro Massimo – dice il Sovrintendente e Direttore artistico Marco Betta – è concepita come un affresco, come un grande specchio che riflette il nostro tempo attraverso la grande tradizione dell’opera, della danza e della musica, un arcipelago d’arte che racconta le visioni e le emozioni del teatro che si può sognare e immaginare oggi”.
“Ringrazio il Presidente, Sindaco Roberto Lagalla che ha attivato percorsi virtuosi e importanti per la Fondazione, ed è sempre vicino al Teatro con passione e cura; grazie al Consiglio di Indirizzo, al Collegio dei Revisori, e grazie anche al Comune di Palermo, al Ministero della Cultura e alla Regione Siciliana che garantiscono il loro impegno e il loro sostegno all’istituzione con grande attenzione e competenza. Un grazie riconoscente al pubblico sempre presente ed in armonia, che non ha mai smesso di credere ai valori profondi che il Teatro Massimo esprime con l’arte, per l’arte”.
“La stagione 2024/2025 del Teatro Massimo – afferma il Sindaco e Presidente della Fondazione, Roberto Lagalla – prosegue una narrazione nel solco delle precedenti, come se ci fosse un filo conduttore che non si spezza, una continuità che non vuol significare ripetitività, ma ispirazione e creatività rispetto a temi attuali e di questo ringrazio il Sovrintendente e la sua squadra di collaboratori che hanno pensato a questa nuova stagione, e le maestranze del Teatro che daranno vita alle rappresentazioni”.
“Ma ringrazio anche il Ministero della Cultura e la Regione Siciliana che non hanno mai fatto mancare il loro continuo sostegno. L’augurio, e di questo sono sicuro, è che a ripetersi saranno soprattutto i successi di pubblico che il Teatro Massimo ha fatto registrare nell’ultimo biennio, in termini di critica, botteghino e visite”.