Tempo di presepi - Live Sicilia

Tempo di presepi

Cosa c'è in giro.

PALERMO- Ogni anno, il Natale riporta alla luce la ricerca della tradizione e sembra quasi intensificarsi il desiderio di ricordare le proprie radici e condividerne la bellezza. “Ricordare” e “condividere” sono le parole che animano questa vigilia di Natale in giro per presepi. Si parte da Alcamo, dove da stasera sarà possibile visitare, presso la Grotta del Beato Arcangelo, il “Presepe vivente” ideato e organizzato dai giovani della Parrocchia di Santa Maria di Gesù. Si tratta di una fedele riproduzione del presepe, seguendo le orme di San Francesco d’Assisi, che nel 1223, dopo avere visto a Greccio una grotta che gli ricordava quella dove era nato Gesù, ebbe l’idea di mettere in scena la nascita del redentore con personaggi reali.

L’evento si svolge all’interno della grotta del poverello di Assisi, luogo suggestivo e di preghiera, a pochi passi dal convento di Santa Maria di Gesù di Alcamo. La realizzazione di tale iniziativa, ripagata negli anni dal numeroso afflusso di visitatori, è stata resa possibile grazie alla collaborazione dei fedeli, che hanno donato e fornito tutto il necessario, e dei Frati Minori di Santa Maria di Gesù, che hanno seguito ed incoraggiato i fedeli nella realizzazione del presepe vivente.

Sempre in provincia di Trapani, a Custonaci l’evento della natività di Gesù rivive dal 1983 nel borgo di Scurati, luogo in cui antichi mestieri, usi e costumi di una vita agro-pastorale rivivono per la riscoperta di una tradizione che purtroppo tende sempre più a scomparire. Accanto all’evento religioso della Natività vi sono rappresentazioni del lavoro artigiano e rurale che hanno dato vita, con gli anni, a una suggestiva messa in scena, accurata come quella di un set cinematografico. La grotta è un’autentica caverna del paleolitico, i pastori mungono e fabbricano vero formaggio, le massaie preparano la pasta e infornano il pane. E’ la Sicilia più antica che interpreta se stessa. Ecco come un intero paese partecipa alla sacra rappresentazione. E diventa museo stabile.

Si continua in provincia di Catania, a Mineo, dove nell’ambito della kermesse “Natale nei Vicoli”, sarà da stasera possibile assistere al presepe vivente, che trasformerà Mineo in “paese della memoria”. Le vie si animano di personaggi tipici riproposti nei costumi, nei gesti e nelle parlate di un tempo lontano. L’originaria struttura urbanistica medievale favorisce una suggestiva ricostruzione scenografica del presepe, che presenta un susseguirsi di locali che aprono all’esterno ambienti domestici, cantine, stalle e botteghe. Una rete museale testimone dell’antica storia della città, dai primitivi insediamenti umani fino al verismo del Capuana. Ci sarà,inoltre, la possibilità di accostarsi alla gastronomia locale che esalta i gusti legati ai prodotti del territorio. E a mezzanotte La “Ninnaredda”, tradizionale nenia natalizia suonata a Mineo da gruppi di musicisti per le vie del paese.

Per il 7° anno consecutivo l’iniziativa del Comune di Prizzi, paese in provincia di Palermo che, in occasione del Natale, presenta un presepe vivente di grande, grandissima suggestione. Il paese accoglierà i visitatori in un percorso animato trai suoi angoli caratteristici, le stradine tortuose e le ripide scalinate in pietra del centro antico, mettendo a disposizione degli invitati provenienti dalla vicina città di Palermo, un bus navetta (andata e ritorno). Lungo la via che conduce alla Grotta della Natività, fabbri, contadini, donne che lavorano al telaio, barbieri, pastori, lavandaie coinvolgono i visitatori all’interno di una cornice sacra, segnata da scene di vita quotidiana di un’epoca lontana. L’atmosfera avvolgente, il particolare scenario di luci, suoni e profumi sembra ricreare un vero presepe nel presepe. I fruitori di questa affascinante esperienza, inoltre, sono chiamati a degustare i prodotti tipici del luogo: panze cunzatu, tabisca a vampa, fave a vugghiuneddu e ad assistere alla zabbinata, tipico processo di trasformazione del latte in formaggio e, in un secondo tempo, in ricotta, così da assaporare i prodotti di tale lavorazione. Non tutti sanno che l’antico nome di Prizzi è Pyrizein”accendere fuochi”. Chissà, che per quest’anno, il suo presepe vivente non regali una scintilla nuova al cuore dei suoi visitatori.

 

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