PALERMO – In via del Cigno avevano portato tutto l’occorrente: pinze, una tenaglia, una bomboletta spray di lubrificante, occhiali protettivi, nastro adesivo, un trapano e persino un lungo tubo con cui avrebbero presto manomesso la telecamera della videosorveglianza. Nonostante il piano fosse stato studiato fino all’ultimo dettaglio, però, il colpo è andato in fumo e per un 38enne ed un 42enne sono scattate le manette per furto aggravato in concorso.
Ad essere colti in flagranza dalla polizia, stanotte, Marco Marsala e Giuseppe Graviano: gli agenti dell’ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico li hanno sorpresi nei pressi di Banca Sella. Uno avrebbe fatto da palo, l’altro è entrato in azione cercando di sfondare la porta blindata, trovata scheggiata per i colpi già sferrati nel tentativo di entrare nei locali.
Quando l’auto della polizia è giunta sul posto, Graviano ha cercato di nascondersi tra i mezzi in sosta, mentre Marsala si è dato alla fuga e ha dato vita ad un inseguimento che si è concluso in largo del Fringuello: con sé aveva una borsa a tracolla che conteneva gli arnesi per lo scasso, mentre nella sua auto, parcheggiata nelle vicinanze, è stata trovata una grossa punta per il trapano.
Altri attrezzi sono stati trovati dagli agenti proprio nella macchina, ovvero una sega, una tenaglia, tre giravite, un bastone di legno, due paia di guanti e due cappelli di lana. Il mezzo e tutto il materiale trovato dai poliziotti sono finiti sotto sequestro, compresi una torcia, un taglierino e due barre di ferro, rinvenuti sul muretto accanto all’ingresso della banca, dove la saracinesca era stata manomessa e sollevata.