PALERMO – È rimasto fuori dalla graduatoria dei prepensionamenti degli ex operai Fiat nonostante 39 anni e mezzo di contributi versati.
Un accordo tra Regione e Blutec l’attivazione delle procedure di isopensione (e cioè l’accompagnamento alla quiescenza dei dipendenti delle imprese in crisi per facilitarne l’acquisizione da parte di altre aziende) dei 183 lavoratori che non sarebbero rientrati fra i 350 assunti dal gruppo Pelligra che ha acquisito lo stabilimento di Termini Imerese. La Regione ha stanziato 27 milioni di euro.
“Vittima di errori e ritardi”
Vincenzo Vitale, così si chiama l’ex tuta blu, sarebbe stato escluso per una serie di errori e ritardi prima dell’inizio dell’era Pelligra a Termini Imerese. Alla fine ha deciso di rivolgersi ad uno studio legale fare valere le proprie ragioni.
Contesta innanzitutto il ritardo nel rilascio di una certificazione dell’Inps che sarebbe tra le cause dell’esclusione. Vincenzo Vitale si era collocato intorno al sessantesimo posto e aveva già festeggiato la possibilità di accedere alla cosiddetta isopensione, e cioè l’accompagnamento alla quiescenza per i dipendenti delle imprese in crisi per facilitarne l’acquisizione da parte di altre aziende.
“Sono stato escluso”
“Ma per certificare i contributi – spiega Vitale – mi è stata richiesta una certificazione che l’Inps ha tardato a rilasciare. Nel frattempo, per ovviare ho comunque richiesto documentazione attestante la mia posizione contributiva all’azienda. Morale della favola, un bel giorno uno dei sindacalisti – aggiunge – mi comunica tramite whatsapp che ero rimasto escluso”.
“Non ho mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale – conclude l’operaio – da una proiezione iniziale in cui ero sessantesimo mi sono ritrovato fuori senza sapere ufficialmente neanche perché. E so che ci sono altri colleghi nella mia stessa situazione”. Potrebbe essersi trattato di un difetto di comunicazione e di conteggio di contributi.
Cosa dicono gli avvocati
Gli avvocati Simona Fell, Francesco Leone e Davide Marceca hanno già predisposto una diffida: “Abbiamo preso in analisi la vicenda del signor Vitale e prenderemo in considerazione ogni rimedio utile per aiutare il cittadino. L’azienda non lo ha convocato né gli è stata inviata una comunicazione formale di esclusione. I lavoratori meritano trasparenza e chiarezza, soprattutto quando ci si trova davanti a un beneficio che avrebbe permesso il pensionamento anticipato“.

